A fine anni ‘40 ed inizi anni ‘50 se,ritenendo di essere portato per le materie scientifiche,scartavi l’dea di iscriverti al liceo classico della vicina Rossano per il più congeniale Liceo Scientifico di Corigliano,eri favorito dal vantaggio di “giocare in casa”. Evitavi così i danni a cui andavano incontro i fuori sede, in anni che risentivano ancora dei disagi del dopoguerra.
Però dovevi tener presente che il liceo di Corigliano non era Statale,ma Parificato,quindi,pur soggetto a formali verifiche ministeriali,godeva di autonomia amministrativa gestita dal Comune che,a sua discrezione,nominava i docenti,unicamente,in base a “simpatia” e “antipatia”,e mai per merito,poichè quelli più bravi e preparati,vincitori di concorso,erano destinati solo agli Istituti Statali. Allora non ti restava che accontentarti di ciò che offriva il “Convento” …di casa.
E piano piano,poi,ti accorgevi che i vantaggi più tangibili erano appannaggio dei figli della… “Nomenklatura”. Da chi era composta la “Nomenklatura” ?
-Dai benestanti proprietari terrieri (caciocavalli,mozzarelle. ricotte,olive e quindi olio,tutta roba che…smorzava la fame);
-Dagli artigiani (falegnami,calzolai,sarti e persino barbieri e parrucchieri dei quali,eri obbligato a servirti).
-Dai negozianti (macellai,soprattutto, e rivenditori di generi alimentari,tessuti,gioielli,comunque roba che faceva…gola).
-Dai poveri,i cui figli, per il semplice fatto di essere “poveri “, godevano del“privilegio”di dover essere considerati,TUTTI, “più intelligenti” perchè ”figli di poveri ma onesti genitori”, anche quando erano “cretini” e figli di …“disonesti“ genitori.
-Se eri “figlio di nessuno”,sopravvivevi solamente se eri ben dotato di una coriacea pelle dura.
E chi erano i figli di nessuno ?
Quelli della nascente piccola borghesia imprenditoriale, quella che marciava con i tempi nuovi sull’onda del nuovo assetto economico proposto dai liberatori anglosassoni. quella che non faceva leva sul favore personale ma sul più generale miglioramento delle condizioni di vita che, essendo “erga omnes” dava peso ai benefici di tutti e non alle …ricotte che,se è vero che accontentavano uno, lasciavano la bocca amara ad altri cento.
Non che non ci fossero i “cretini” anche tra questi,ma nessuno correva in loro soccorso mitigandone l’handycap con pietosi eufemismi: “intelligente” anche se cretino, “figlio di onesti…” anche se disonesti genitori.Addirittura poteva succedere che i più dotati …diventassero ”cretini”. A Corigliano,succedeva ancora che, se non praticavi certi riti e non conferivi i dovuti “ex voto” a certi santi protettori, ti poteva capitare,per esempio che,pur essendo,che so, Einstein (si fa per dire),venivi certamente rimandato in matematica.Ed io che, pur non essendo,in modo assoluto, l’ombra di un Einstein,ma tuttavia,nemmeno lo scemo del villaggio nè,tantomeno,un ritardato mentale,venivo sempre immolato come capro espiatorio,sull’altare del sopruso e della rappresaglia.
A chiusura di anno scolastico,un commissario,nominato dal Provveditore,che,poi,era anche commissario delle due sessioni d’esame di giugno ed ottobre,verificava,nel nostro liceo,per quanto era possibile,la regolarità degli scrutini e dei giudizi che i vari docenti esibivano su ciascun allievo. Va da sé che chi era “amico del giaguaro” veniva presentato con voti superiori alla sufficienza e quindi blindato contro il rischio di bocciature.
Per due anni di seguito fu nominato commissario uno dei più rinomati professori di matematica del circondario,il professor Giovanni Verso, titolare di matematica e fisica al vicino liceo classico di Rossano,la cui fama di “bravo” e “severo”era nota. Quel dotto viveva di…matematica.
Non appena si veniva a sapere che commissario era Verso, si dava inizio all’operazione di salvataggio blindando tutte le “bestie” che,altrimenti,sarebbero andate incontro a “morte sicura”,una volta finite nelle grinfie di quel dotto matematico, rigoroso,severo.e imparziale.Ma,per decenza,ci doveva pur essere qualche rimandato in matematica,altrimenti che Liceo Lcientifico era?
E a chi toccava? Direte,ovviamente:”al più “ciuccio””. E indovinate chi era il più “ciuccio”della mia classe? Chi,se non io,che non facevo parte della “Nomenclatura”. Ed i veri “ciucci”? Tutti promossi a Giugno.Tanto,per verificare, ineluttabilmente,la loro ciucciaggine,c’era tempo,fino agli esami dell’ancora lontana maturità. Intanto,Verso si poteva sbizzarrire con Ernesto,potendolo sottoporre,agli orali,alla risoluzione di capziosi quesiti di matematica oltre allo scritto scritto che,di solito era un problema complesso di geometria.
E non solo.Tanto per gradire,Ernesto veniva rimandato anche in Fisica,così,tanto per aggravargli ulteriormente la”soma”. Per fortuna,Verso non consentiva,al docente interno,di fare nemmeno una domanda al candidato,assumendo tutte le prerogative della conduzione dell’esame,nonchè la rigorosa ed imparziale valutazione del compito di matematica.
Ed ora tenetevi forte.Quell’unico rimandato,in Matematica ed in Fisica,di quella classe di tutti (meno uno) promossi a giugno,non solo riusciva a superare gli esami con quel prof di conclamata fama,ma otteneva un voto che quel docente, nella sua vita,aveva molto raramente elargito :
8 (OTTO) in Matematica.
Per la Fisica,mi dovetti accontentare di 7 (SETTE) per via di una lieve carenza…lessicale nel rispondere alla domanda:
“Mi dica la differenza tra FORO,BUCO E PERTUGIO ”
Risposi:
-Foro è un’apertura più o meno tonda passante da parte a parte di un corpo;
-Buco è la stessa apertura però a fondo cieco;
-Pertugio…e farfugliai qualcosa che lui,giustamente,ritenne inadeguata e provvide a darmene la definizione che,grosso modo era:
“apertura non tondeggiante,a mo’ di fessura,passante in un corpo da parte a parte”.
Resta il fatto che il risultato di quegli esami suscitò clamore negli ambienti scolastici di Corigliano quando si sparse la sorprendente notizia che nei quadri d’esame,esposti nelle bacheche del liceo, figurava un unico OTTO che il professor Verso aveva attribuito ad un certo…Ernesto Scura.
Direte,sarà stato “culo”.Culo?Con Verso c’era poco da aver culo.Ci volevano soltanto gli … attributi.
Dovete sapere che l’anno successivo si verificò la stessa malefica combinazione di eventi:
-Verso commissario a Corigliano.
– Ernesto,ancora una volta,con spudorata reiterazione dei soliti perversi e spregiudicati docenti,unico rimandato, stavolta,però,soltanto in matematica. Diciamo un “gratificante”passo avanti a voler significare un tenue … miglioramento.
Conclusi,paradossalmente,che la mia bocciatura “serviva a dimostrare l’efficienza del liceo scientifico di Corigliano”, dove l’allievo più“ciuccio”riusciva a predere 8,con Verso.
– Ernesto supera l’esame di matematica,ancora una volta, con OTTO.E non ditemi ancora che fu culo.
Se mai,ci vollero gli “attributi”.E quelli,se ce l’hai,va bene,ma se non ce li hai, mica li vai a comprare alla STANDA.
Se non credete a ciò che scrivo,andate a verificare negli archivi del liceo Scientifico di Corigliano.
Gli anni di riferimento sono:Anno scolastico 1949-50 Anno scolastico 1950 – 51.
Troverete che “il più ciuccio della classe”,unico rimandato a Ottobre,prendeva,con il professor Verso,un eccellente voto: 8. Per ben due volte.Che non fosse ciuccio il professor Verso?
Se poi avete voglia di approfondire ulteriormente,andate a verificare quanti,di quella classe di “bravi” riuscivano,poi, a conseguire la maturità nel 1952.Appena appena in 8.
Anzi, appena in 6,se si considera che.di questi,due erano estranei a quella classe perchè ripetenti dell’anno precedente. E,considerando che tra quei 6 c’ero anch’io,resta il magro risultato di appena 5 soli “sopravvissuti”all’orgia di quella volgare abbuffata di “tutti promossi”.
Finalmente,non ero più “somaro”,bensì “cavallo…di razza”. Grazie,Verso,per avermi fatto prendere coscienza di quanto, anche se modestamente,valevo.
Grazie,Verso,per avermi dato il consapevole “input” per farmi iscrivere alla facoltà di ingegneria. Grazie,Verso,per…essere diventato ingegnere.E non è poco.
Ernesto Scura
N.B.
Tanto per capire chi era,e che cos’era il professor Verso, occorre chiarire che passò una vita a convivere con la matematica e,fedele al suo impegno,si dedicò alla ricerca della soluzione del famoso Teorema di Fermat,matematico francese del 1600 che fece impazzire tutti i cultori di matematica fino al 1992.
Fermat affermava che,estendendo il teorema di Pitagora x2 + y2 = z2. (x al quadrato+y al quadrato=z al quadrato a qualsiasi potenza n>2 xn + yn = zn, (x alla n+y alla n = z alla n) l’equazione non ammette alcuna soluzione.
E Verso coltivò questo sogno che fu il suo impegno di vita, nonchè il rompicapo di eccelsi matematici per circa 4 secoli. E non visse abbastanza per assistere al trionfo dell’inglese Andrew Wilson che,finalmente,nel 1994,annunciava la sua prestigiosa soluzione.
E non visse abbastanza per potersene,cavallerescamente, complimentare con Wilson,com’era nel suo stile,specie se perdente.
Ernesto SCURA