A Pizzo Calabro, il Santuario di San Francesco era gremito e attonito per dare l’ultimo saluto a Padre Rocco Benvenuto. C’era Monsignor Luigi Renzo, vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, ad officiare la cerimonia, c’erano Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, e Padre Gregorio Colatorti, correttore generale dell’Ordine, cinquanta sacerdoti arrivati da tutta la Calabria e non solo, le più alte istituzioni civili, oltre all’amministrazione pizzitana anche il sindaco di Paola e militari.
Ma soprattutto c’era tanta, tantissima, gente. La sua gente, quella ancora incredula davanti ad una morte così improvvisa, che da due giorni si sente a tratti smarrita, privata di una «un saggio amico e una guida spirituale a cui rivolgersi nei momenti difficili per avere ancora fiducia» dice una sua parrocchiana. Perché l’uomo che è emerso nelle parole dei suoi confratelli era soprattutto un divulgatore scientifico che mai aveva dimenticato la sua missione pastorale, riuscendo a fare in modo che le due cose viaggiassero a braccetto diventando un punto di vista culturale e spirituale per chiunque avesse avuto la fortuna di incontrato.
Una commozione manifestata anche dal vescovo Renzo nella sua omelia: «Non è facile parlare quando a parlare deve essere il cuore ed il mio oggi è in tempesta – ha esordito. Abbiamo perso un sacerdote ed un amico, ma abbiamo acquistato in cielo qualcun altro a cui rivolgervi. Dobbiamo ricordarlo come un entusiasta studioso ed è grazie a lui se si è fatta luce su molti aspetti della figura di San Francesco. Ha ricoperto i vari incarichi con responsabilità senza mai far mancare la sua vicinanza ai vari vescovi con cui ha collaborato». E poi si è rivolto direttamente a Padre Rocco: «Ricordati di noi, noi pregheremo per te. Ti chiedo di stare vicino particolarmente ai sacerdoti, alle famiglie, ai giovani e a chi ha bisogno di amore».
Il feretro è poi partito alla volta di Paola dove stamattina è stata officiata un’altra celebrazione per poi arrivare a Corigliano nel pomeriggio, dove Padre Rocco riposerà.
Fabio Pistoia