Molti studiosi hanno cercato di capire dove e quando l’espressione “fare le corna, avere le corna” e l’aggettivo “cornuto” hanno cominciato ad avere il significato attuale. Secondo alcuni, fu a Costantinopoli al tempo dell’imperatore Andronico Comneno (1118 – 1185). Si racconta che questi usasse rendere noti i suoi successi amorosi facendo appendere nei luoghi più frequentati della capitale le teste dei cervi da lui uccisi a caccia.
Secondo altri, invece, l’aggettivo deriva dal maschio della capra (detto anche becco: da qui le espressioni “far becco”, “essere becco”), la cui compagna è nota per la disinvoltura con cui cambia partner.
Al di là delle divagazioni sulle origini storiche delle cosiddette “corna”, espressione tipica del tradimento in un qualsivoglia rapporto di coppia, quella che si registra oggi è una vicenda realmente accaduta e che ha avuto il suo culmine, nella giornata di ieri, a Corigliano. È una vicenda come tante, purtroppo, e di una giovane donna del luogo che, evidentemente insoddisfatta della vita affettiva e sessuale condotta col suo fidanzato, ha deciso di tradirlo con un altro uomo, anch’egli di giovane età.
Il fidanzato della donna, accortosi da tempo di insoliti quanto sospetti comportamenti, ma anche delle molte ore, troppe, trascorse dalla fidanzata con l’inseparabile telefonino, ha pensato bene di scoprire cosa stesse accadendo ed è riuscito ad impossessarsi del cellulare della sua compagna. L’occasione propizia è stata fornita da una “dimenticanza” di quest’ultima dovuta ad un contrattempo di lavoro.
E così l’uomo, suo malgrado, leggendo alcuni sms salvati nella memoria del telefonino e dall’inequivocabile contenuto, non ci ha pensato due volte a vendicarsi una volta scoperta l’identità dell’amante della sua ragazza. Ha quindi iniziato ad inviare messaggi a quest’ultimo ed a rispondergli puntualmente, dandogli appuntamento presso un bar dello Scalo coriglianese. L’altro, ignaro della “trappola”, ha abboccato in pieno all’appuntamento scattato con l’inganno, spinto dall’allettante promessa di appartarsi dopo il caffè, e come da consuetudine, per poter dare libero sfogo all’ardente passione.
I due si sono infatti ritrovati di lì a qualche ora nel luogo stabilito e, una volta accortisi della reciproca presenza, stava per accadere il parapiglia. Il fidanzato “cornuto”, difatti, ha iniziato a dare in escandescenza, dando il via al turpiloquio e alla violenza verbale nei confronti dell’altro, che cercava frattanto di darsela a gambe levate. Violenza che sarebbe certamente sfociata in pochi istanti anche a livello fisico, considerata l’arrabbiatura del compagno della donna. Provvidenziale l’intervento di alcuni cittadini che si trovavano in quel momento all’interno del bar, tale da allontanare i due e scongiurare il peggio.
Della donna fedifraga, invece, non si ha per ora nessuna traccia. I bollenti spiriti, per un po’, forse sono destinati a placarsi o a trovare un ennesimo interlocutore.
Fabio Pistoia