Spesso diamo spazio, sul nostro Blog, al racconto di storie di figli della nostra terra, che – secondo il più tipico canovaccio – lasciano, ancora giovanissimi, famiglia e affetti per cercare fortuna altrove, il più delle volte riuscendo a raggiungere traguardi che – nei confini della nostra amata e martoriata Calabria – apparivano irrealizzabili. E’ quanto è accaduto ad Antonello Madeo, coriglianese doc, figlio di uno storico vigile urbano cittadino e di un’insegnante della scuola media V. Tieri,
che, appena maggiorenne, dopo aver completato le scuole medie superiori presso il Liceo scientifico F. Bruno di Corigliano, emigrava, come tanti, nella Capitale, con un pallino nella testa: diventare avvocato penalista e docente universitario.
Completato a tempo di record il corso di studi in Giurisprudenza presso la gloriosa Università La Sapienza – si laureava in diritto penale con il Prof. Franco Coppi – il nostro conterraneo bruciava le tappe anche nella professione forense, diventando avvocato a 25 anni, e cassazionista a 37, nel frattempo coltivando il contatto con l’Accademia, frequentando, sin dall’età di 23 anni, la cattedra di Diritto Penale tenuta dall’allora suo Maestro e dominus di studio, e pubblicando diversi lavori sulle materie penalistiche.
Oggi Antonello Madeo è titolare di uno studio legale multidisciplinare, con sede principale a Roma e diverse sedi periferiche sparse per il Paese, assiste su tutto il territorio nazionale amministratori pubblici, medici, partiti politici, sindacati, società petrolifere, crimine organizzato, mantenendo però sempre i piedi per terra, non dimenticando le origini, prestando assistenza a chiunque rivendichi la violazione dei propri diritti, senza alcuna distinzione di censo.
Ma il nostro conterraneo è riuscito a coltivare anche l’altra sua ambizione – quella dell’insegnamento – essendo stato nominato, con decreto Rettorale, Professore straordinario di Diritto e Procedura Penale presso la facoltà di Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali – curriculum investigazioni e sicurezza – dell’Università degli Studi della Tuscia, oltre che docente di Colpa Professionale del Medico presso l’Universita’ degli Studi di Roma 1 “La Sapienza”, di Ordinamento Giudiziario presso l’Universita’ degli Studi G. Marconi di Roma, di Diritto Penale presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Universita’ degli Studi del Molise, di Diritto Penale e di Procedura Penale presso la Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali dell’Universita’ degli Studi G. Marconi.
Antonello Madeo figura tra i più giovani docenti della Scuola di formazione dell’Unione Nazionale Camere Penali, e da ultimo è stato nominato membro del Comitato Ordinatore del Master di I livello in “Scienze Criminologiche e Forensi, Investigazioni e Sicurezza”, presso l’Università degli Studi della Tuscia, esperienze culminate nella pubblicazione di un testo, licenziato qualche giorno fa dalla più importante casa editrice giuridica, la CEDAM, dall’eloquente titolo: GUIDA PRATICA OPERATIVA ALLE INVESTIGAZIONI.
L’opera, scritta a quattro mani con il dott. Vincenzo Cianchella – già Dirigente della Polizia di Stato e della Direzione Investigativa Antimafia, Professore di Tecniche ed attività di Polizia Giudiziaria all’Università degli Studi della Tuscia – si propone di offrire una panoramica completa sul mondo delle investigazioni, non solo quelle tradizionalmente appannaggio della pubblica accusa – Pubblico Ministero e Polizia Giudiziaria – ma anche quelle riservate al difensore ed al suo staff – sostituti, investigatori privati, consulenti tecnici.
Nello scritto, dopo una breve rassegna dei principi processuali entro cui si muovono gli investigatori, ed una dettagliata presentazione di quanti – attori protagonisti e comparse – calcano il “palco” delle investigazioni, vengono affrontati, in maniera chirurgica, gli atti di investigazione del P.M., della P.G. e della Difesa (non solo dell’indagato/imputato, ma anche delle altre parti private).
La Guida è aggiornata al D.L. 91/2018, c.d. decreto milleproroghe, ed è arricchita da note di dottrina e giurisprudenza, ma soprattutto da originali modelli e fac-simile di atti di investigazione, fotografie ed esempi, tratti dalla esperienza professionale degli autori, diversa per formazione ma identica nell’intensità e nella passione profusa.
Il testo offre a quanti – avvocati, magistrati, appartenenti alle forze di polizia, ma anche studenti o semplici appassionati – desiderano cimentarsi con il sistema delle investigazioni, la possibilità di comprendere con un taglio pratico ma ragionato, la moltitudine di istituti coinvolti nell’arte dell’investigazione, molti dei quali tanto recenti quanto ancora inesplorati (captatore informatico, Sistema Automatico Riconoscimento Immagini).
Una storia, questa – simile a tante già raccontate su questo blog – che siamo sicuri possa fungere da stimolo per i giovani della nostra amata sibaritide.