Le segnalazioni si susseguono. Negli ultimi giorni a Corigliano, in primis allo Scalo cittadino, si sta verificando una strana morìa di piccioni. Alcuni cittadini hanno denunciato il fatto, con post e fotografie, peraltro riscontrato personalmente Decine di volatili morti sono stati rinvenuti nei vari quartieri, per strada e sui tetti.
I piccioni, a causa della loro crescita incontrollata, rappresentano un vero problema igienico e il sospetto è che qualcuno possa averli avvelenati. I piccioni sono specie protetta, ma negli agglomerati urbani creano molti problemi. Gli escrementi di questi volatili sono infatti responsabili dei danni da corrosione alle strutture e di un forte degrado cittadino.
Il pericolo più serio è un altro però. Infatti il guano porta con sé agenti patogeni e parassiti, veicoli di trasmissione di malattie infettive come la salmonellosi, l’ornitosi, la borrelliosi, la toxoplasmosi, l’encefalite e la tubercolosi. Tuttavia, proprio perché considerati specie protette, non si possono assolutamente utilizzare veleni per uccidere i piccioni o colombi così come avviene per ratti e topi: esistono infatti dei sistemi di allontanamento efficacissimi come dissuasori visivi e ultrasuoni. L’altra ipotesi della causa del fenomeno, invece, risiede nel vaiolo aviario, una malattia virale che colpisce i volatili.
Al fine di fare chiarezza su quanto sta accadendo, soprattutto per evitare facili allarmismi ed individuarne precisamente le origini, si renderebbe necessario l’intervento delle proposte autorità municipali e sanitarie.
Fabio Pistoia