Un ottimo riscontro ed una adeguata partecipazione ha ottenuto il prestigioso incontro tenutosi mercoledì 10 ottobre 2018 presso l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “ Don Bosco” di Cantinella di Corigliano-Rossano, in occasione della presentazione del libro “ Io, mio figlio e la scuola” di Ileana Moretti e Vincenzo Palma.
L’evento è stato organizzato e coordinato sapientemente dal Dirigente Scolastico, Dott. Agostino Guzzo, il quale ha dato inizio alla manifestazione con un intervento introduttivo coinvolgente sul piano emotivo ed encomiabile su quello culturale. L’evento ha registrato un “parterre” d’eccezione vista la presenza degli autori del libro e del dott. Franco Maurella, giornalista del “Quotidiano del sud”, della dott.ssa Antonietta Bruno, Presidente del Consiglio d’Istituto del “Don Bosco”, della dott.ssa Anna Isabella Vulcano, membro del Consiglio d’Istituto del “Don Bosco”, della dott.ssa Antonella Ferrise, membro del Consiglio d’Istituto del “Don Bosco”, del dott. Domenico Cerenzia, Presidente dell’Associazione Culturale S. Mauro di Cantinella, della dott.ssa Dina Milone, docente dell’Istituto Comprensivo di Sibari, della dott.ssa Assunta Morrone, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Mendicino e della dott.ssa Anna Liporace, Dirigente Scolastico dell’I.I.S.S. “Erodoto di Thurii” di Cassano allo Jonio. E’ del tutto evidente che un dato incontestabile ed una acquisizione inderogabile emergano da iniziative di siffatta valenza: la scuola, la cultura e la famiglia svolgono un ruolo centrale ed una funzione imprescindibile nel delicato processo di costruzione dell’uomo e del cittadino con un preciso riferimento al territorio ed al microcosmo in cui si troverà a vivere e ad operare. Ogni giorno chi opera in ambito scolastico, in modo analogo a quanto avviene nelle famiglie, deve avvertire “qualcosa di nuovo”, qualcosa che deve interpretare ed avviare a soluzione affinché l’opera educativa possa crescere incessantemente come la vita, facendosi vita: allievi ed insegnanti sono realtà umane assolutamente originali ed il punto di incontro più felice tra loro va ricercato nel rispetto delle situazioni, delle sensibilità, dei bisogni, delle possibilità di ciascuno. Tutto ciò per una motivazione essenziale: dalla scuola occorre ricavare gli strumenti più adatti per un proficuo inserimento nella realtà lavorativa in modo da agire più efficacemente a beneficio della società intera. E’, dunque, un compito immane e di notevole interesse quello che viene affidato alla famiglia ed alla scuola, un compito che comporta, spessissimo, un viaggio amaro nelle proprie responsabilità, nell’inevitabile conflitto tra impegno civile e banalità di tutti i giorni, nell’invadente volgarità del nostro tempo, col rischio di rimanere impantanati nella realtà di oggi dove in fondo “campare” in uno stupore tranquillo potrebbe essere la formula della sopravvivenza. C’è, al contrario, la necessità di uno scossone, di un sussulto delle coscienze, c’è la necessità di un ripensamento profondo della società, c’è la necessità di “guardarsi dentro” per vedere cosa accade in noi stessi e, partendo dai bisogni collettivi, cogliendo le aspettative delle nuove generazioni, lavorando per costruire risposte, porsi l’obiettivo di una società più umana, più alta, ispirata ai valori della giustizia, dell’uguaglianza, della solidarietà, della tolleranza.
ISTITUTO COMPRENSIVO “DON BOSCO”Cantinella di Corigliano-Rossano 11.10.2018
La referente per la comunicazione Prof.ssa Maria Matranga