Rino Gattuso e Corigliano Calabro, un feeling che non fa che aumentare. L’attuale tecnico rossonero non ha affatto scordato le sue origini e dunque in un modo o nell’altro la sua presenza piacevolmente aleggia in città. E’ nata infatti a fine luglio una scuola calcio Milan a suo nome di cui é presidente Valentino Guerriero con la speranza che qualche giovane talento calabrese possa presto approdare a Milanello prima nelle giovanili e perché no, poi magari allenato dallo stesso Gattuso in prima squadra.
In città c’è anche un club rossonero intitolato sempre a “Ringhio” con alcuni soci onorari illustri tra i quali segnaliamo l’indimenticabile Daniele Massaro, il giornalista Xavier Jacobelli e moltissimi altri volti noti del calcio di alto, anzi, altissimo livello. Una vicinanza dunque che se pur “simbolica” e a distanza fisicamente parlando, si esplicita in vari modi. E si vincerebbe sicuro su un sito di scommesse online, se si puntasse sul fatto che nella nostra città Gattuso è davvero amatissimo.
Ma come è iniziata la stagione rossonera, la prima cominciata dall’estate, dell’allenatore? A tinte chiaroscure senza ombra di dubbio. Dopo la partenza ritardata per l’immagine tragedia del ponte di Genova, il Milan a Napoli ha sciupato l’occasione di portare a casa tre punti d’oro dopo essere andata in vantaggio di due gol contro la squadra azzurra allenata dall’ex milanista Carlo Ancelotti nonché grande amico sempre di Gattuso.
Situazione completamente ribaltata una settimana dopo a San Siro dove il Milan riesce ad ottenere i tre punti contro la Roma a tempo scaduto grazie ad un gol del giovane Cutrone su assist del recordman di gol in serie A: l’argentino Gonzalo Higuain. Il Pipita segna poi nell’ultima partita di campionato giocata dopo la sosta per le nazionali contro il Cagliari, rete decisiva per pareggiare contro i rossoblu che si erano portati in vantaggio e che avevano colpito anche alcuni clamorosi pali.
Insomma i risultati devono migliorare per il blasone rossonero e per l’importante campagna acquisti fatta dai rossoneri. Tra i nuovi arrivati c’è anche Mattia Caldara, il giovane difensore oramai divenuto un vero e proprio caso per il Milan. L’ex giocatore dell’Atalanta non ha ancora giocato un minuto con i rossoneri con il mister che gli ha sempre preferito Musacchio. Gattuso con la sua solita carica nelle interviste ha voluto chiarire che il giocatore ha bisogno di tempo per adattarsi al nuovo ambiente, al nuovo modulo, che dunque un caso non c’è e che sono i mass media a voler ricamarci su’.
Tuttavia non si può nascondere lo stupore per non averlo ancora visto giocare con i colori rossoneri in un partita ufficiale dopo che invece il neo commissario tecnico Roberto Mancini ha deciso di schierarlo in campo con la nazionale. Sicuramente le occasioni arriveranno e forse il nostro Genny vuole soltanto proteggere il ragazzo e farlo scendere campo quando sarà pronto a dare il meglio di sé per la Milano rossonera. Gattuso ha pure un’altra gatta da pelare dal nome di Gigio Donnarumma le cui prestazioni fino a questo momento non sono state certo esaltanti e più di un addetto ai lavori vedrebbe di buon occhio una staffetta in porta con l’esperto Pepe Reina che fino ad oggi ha sempre fatto compagnia a Caldara in panchina.