Io coriglianese pazzo, arrogante, iscritto al PD. a F.I. alla Lega, iscritto alla piattaforma Rousseau, io colpevole di tutti i guai del territorio. Il bello della realtà Coriglianese è che ci conosciamo tutti, chi vuol capire, capisca! Scusate la mia franchezza, ma ogni riferimento è puramente accidentale. Il linguaggio usato da politicanti della prima ora e che vogliono irreggimentare le idee degli altri parla da solo.
Parla delle cose passate che di quelle esistente e di quello che oggi sono. Dopo di che lascio che il lettore tragga le sue conseguenze. Un politico, non deve fornire interpretazioni proprie, altrimenti cosa l’abbiamo eletto a fare. Non si deve incazzare o sottrarsi dalle suggestioni generate dal suo comportamento, o dal giudizio che gli altri possono avere di lui, tutto ciò a mio parere è una indebita ingerenza da parte del politico che nei fatti dovrebbe risolvere i problemi invece di fare allusioni cretine, senza senso. Diceva bene G. Andreotti: che la cattiveria dei “buoni” è pericolosissima. L’altra profonda verità è che a Corigliano, forse bisognerebbe essere onestamente disonesti come tanti. Nulla consola maggiormente un politico che scoprire giudizi a cui lui non pensava, e che i cittadini gli suggeriscono. Il loro atteggiamento verso chi magari critica il loro fare, le loro posizioni è di tipo giudiziario: Perché hanno capito o no quello che i cittadini volevano dire. Perciò cambiate musica o trovate qualcun altro che vi crede perché il vostro piagnisteo, i vostri vecchi schemi incominciano a stufare. Infine vi dico: Io sono consapevole delle mie doti, dei miei limiti, ma sono anche sicuro di non essere circondato da giganti.
LUZZI GIORGIO