Per capire fino in fondo il valore della nostra classe dirigente, bisogna partire dal caso Vanna Marchi, che ebbe origine quando la nota e disinvolta conduttrice televisiva fu arrestata e condannata per truffa aggravata dopo aver venduto, ai suoi seguaci catodici, amuleti, elisir di lunga vita e numeri del lotto in cambio di compensi milionari.
Nelle patrie galere finì anche la figlia, Stefania, mentre il sedicente mago Do Nascimento, suo pittoresco compagno di merende, riuscì a farla franca, riparando all’estero. Fu un caso clamoroso e dibattutissimo, in cui, come al solito, l’opinione pubblica si divise in innocentisti e colpevolisti, sulla base di simpatie, antipatie e, perché no, invidie. LEGGI ARTICOLO COMPLETO