Origini e funzioni del monumento, che si avvia a tornare a nuova vita.
All’interno del territorio di Corigliano ricade, oltre alla Torre del Ferro situata in località Thurio, la Torre del Cupo di Schiavonea. Posta all’angolo tra il Quadrato Compagna ed il Santuario di S. Maria ad Nives, è una delle circa venti torri costruite ad una distanza media di 8-9 chilometri l’una dall’altra e collocate nella Sibaritide.
Edificate nel XVI secolo, durante la dominazione spagnola, come torri di guardia per salvaguardare le coste dalle invasioni dei Turchi, rivestono un grande valore monumentale, sia sul piano dell’architettura civile che su quello dell’architettura militare. Al loro interno risiedevano i torrieri, che avevano il compito di vigilare e segnalare eventuali incursioni.
Realizzata nel 1601, la Torre del Cupo (infine usata dai Francesci come uffici della dogana) ha una forma quadrata ed è sormontata da cupolette di foggia orientaleggiante. Si chiama così perché prende il nome dalla zona dove fu costruita, che era denominata, appunto, ‘il Cupo’. Nelle sue vicinanze esisteva già una taverna, conosciuta come ‘Taverna del Cupo’, collocata in un grande edificio, che, attualmente, viene ancora indicato con questo nome dalla popolazione.
La storia e le origini della Torre del Cupo sono strettamente correlate alla nascita del centro marinaro di Schiavonea, sorto nel XII secolo come borgo di pescatori e porto (“Marina del Cupo”) per il commercio dei prodotti agricoli. Nel 1601 vi fu dunque eretta la Torre del Cupo a protezione dell’approdo e vi esisteva un magazzino (“Taverna”) di proprietà prima dei Sanseverino e poi dei Saluzzo. Nel 1615 gli abitanti eressero la piccola chiesa di San Leonardo, protettore degli schiavi, per celebrare le messe nei giorni festivi. Nel 1647 si sospesero le celebrazioni della messa festiva perché fu rubato il calice comprato con l’elemosina dei fedeli.
Il 16 marzo 1649, in seguito ad un’Apparizione miracolosa avvenuta il 23 agosto del 1648, iniziò l’edificazione del Santuario della Madonna della Schiavonea o “Madonna della Guida”. Il borgo assunse presto il nuovo nome di “Marina della Schiavonea”. Nel 1850 Luigi Compagna vi fece erigere, su progetto dell’ingegner Bartoletti, il “Quadrato”, utilizzato per fiere e manifestazioni. Nella seconda metà del XIX secolo si costruirono le case in muratura. Dopo i lavori per il porto di Corigliano, iniziati nel 1968, si ebbe un’intensa crescita edilizia. Patrono della frazione fu designata la Madonna della Neve, che si celebra il 5 agosto.
La Madonna Nera era apparsa miracolosamente ad una guardia torriera, Antonio Ruffo detto ‘Antonaccio’, che fece dipingere un quadro della Madonna. Fu autorizzata la traslazione del quadro della chiesa di S. Pietro, vicino il Castello, il 20 settembre 1648, e poi la solenne processione con la quale, il 13 ottobre 1648, il quadro miracoloso fu trasportato alla Chiesa di S. Leonardo. Poi, nel 1649, al posto della chiesetta, la costruzione della Chiesa dedicata alla Madonna di Schiavonea.
La Torre del Cupo, oggi, si appresta a tornare a nuova vita, dopo anni di abbandono, grazie alla sensibilità e allo spirito d’iniziativa dell’imprenditore Michele Guccione e alla professionalità di tecnici che amano il territorio, quali l’ingegnere Francesco Gallo e l’architetto Francesco Staglianò, capaci di coniugare un progetto di restauro e riqualificazione dell’immobile con le esigenze turistiche che la località, a ragion veduta, impone.
Fabio Pistoia