Pensavo che la partecipazione, cui assistiamo già da tempo, di alcuni quaranta/cinquantenni, imprenditori e professionisti, alla vita politica della città fosse positiva, poiché l’idea che un gruppo di “volti nuovi”, ritenuti fin’ora indifferenti e poco affidabili sul piano politico, cominciasse a dedicare un po’ del proprio tempo alla vita pubblica, avrebbe fatto emergere nuove idee e un nuovo modo di concepire e affrontare i problemi del territorio.
Invece, mi sbagliavo: il prodotto di quest’impegno si è rivelato disastroso, uno schifo, perché basato su personaggetti che ancora usano argomenti e metodi della vecchia politica (del tipo: la corruzione, il favore, la clientela). LEGGI ARTICOLO COMPLETO