Che bello! Finalmente anche qui da noi si aprono musei, come il MUCLEM, museo delle clementine. Peccato, però, che a promuovere una così lodevole iniziativa, legata non solo al piacere di vedere, ma soprattutto al piacere di conoscere, sia gente che spesso incappa in disastrose figuracce.
Perché se parli di museo “del clementine” o racconti del poeta Goethe che, passando dalla Piana di Sibari, sarebbe rimasto estasiato dal profumo di zagara, ti esponi a una doppia figuraccia. La prima: qualunque studentello saprebbe spiegarci che il clementino è la pianta, mentre il frutto è la clementina. LEGGI ARTICOLO COMPLETO