Ancora una volta ci sentiamo vicini alle famiglie e alle persone anziane che in queste settimana stanno vivendo il disagio per la mancanza di acqua. Il problema idrico rappresenta un grande limite per la “ città nuova” che doveva essere all’avanguardia e che si candidava a fare la differenza rispetto alle altre città calabresi.
Ancora più pesante si fa la situazione se si legge la missiva che ieri il Commissario Bagnato ha divulgato, un’ordinanza valida fino al 30 settembre in cui viene consentito solo uso domestico dell’acqua. Certo se da una parte si cerca di razionalizzare e far buon uso, cosa giusta, dall’altra parte non si può restringere cosi il campo vietando ad esempio l’irrigazione degli orti o dei giardini domestici. L’acqua è un bene comune ed un diritto di tutti non è accettabile al giorno d’oggi un’ordinanza che va a ledere quelli che sono i diritti dei cittadini e il benessere della comunità. Il problema idrico cosi come abbiamo sottolineato settimane fa sta creando ancora tanta amarezza e disagio tra i cittadini di tutto il territorio di Corigliano, dal paese a schiavonea, aggravando ancora di più le condizioni igieniche e sanitarie dell’ambiente in cui viviamo. Chiediamo che si possa risolvere questa perdurata crisi idrica e che i cittadini non vengano abbandonati nei loro problemi quotidiani. La politica deve iniziare ad essere presente sul territorio, ma non con comunicati stampa, ma con azioni e fatti ad iniziare dalle necessità primarie che dovrebbero essere garantite da uno stato di diritto.
Comitato IdM Corigliano