“Oggi 1° Luglio, Nicolini il taxista mi ha riportato al Vivarium di Rossano. Ho un grande peso allo stomaco che non riesco ad alleviare. Nel grande cortile c’è animazione. I miei compagni giungono, ad uno ad uno, dai più sperduti paeselli, arroccati sulle colline presilane.
Don Brandi ci riceve con una faccia più amabile che in passato e ci dice che la sua Peppa – diabolica sferza educativa – è andata per ora anch’essa in vacanza … Se ne riparlerà eventualmente alla riapertura delle scuole . Tonio – l’ortolano/autista – sta riscaldando il motore del suo motocarro e sta depositando con perizia le valigie e gli scatoloni su di esso … dove sono custoditi la nostra biancheria ed i libri che ci serviranno per tutto il periodo del soggiorno estivo in montagna. Dovrà fare comunque più viaggi da Rossano a piano Vernile per trasportare tutte le nostre mercanzie .
Nella tarda mattinata noi vivaristi raggiungiamo a piedi l’amena località di montagna . Ci hanno precedute le buone suore : la brontolona suor Genoveffa , la diafana madre Superiora e la bella e giovane suora Agostina .
Stanchi ed affamati finalmente guadagniamo la sommità della collina , ove sorge maestoso il vetusto palazzone di villa Sacro Cuore che ci ospiterà durante il soggiorno estivo .
Il sole di mezzogiorno è accecante e le cicale fanno un rumore assordante che non sembra proprio un pacifico benvenuto per noi ragazzi di mare che non abbiamo con le cicale di collina una grande dimestichezza .
Il giorno seguente all’arrivo , già cominciamo ad assaporare l’aria frizzante del primo mattino . La giornata non è molto dissimile da quelle già tante volte vissute in paese , secondo il rituale scandito dal suono della campanella . Ma l’ambiente dei dintorni è nuovo e , piano piano , cominciamo ad esplorarlo . Ci rincuora l’allegria del compagno Peppe il napoletano e la simpatia di Leo che chiamiamo il palermitano per il tifo indiavolato che fa per la squadra di calcio del Palermo ; così come don Brandi fa un tifo indiavolato per la sua Juve e Gigetto per il suo Torino .
La mattina ci alziamo presto da letto ed andiamo a fare ginnastica agli ordini dell’atletico don Calenzi . Respiriamo aria pura nei polmoni ed è piacevole osservare le colline circostanti , macchiate di casette bianche qua e là .
Attiguo al palazzone che ci ospita c’è un bel vigneto che già biondeggia di lussureggianti tralci d’uva ed un bell’albero di pistacchio. Peppe il napoletano ha già messo gli occhi addosso e dice che andrà molto presto a fare un giro nel vigneto … per assaggiare qualcosa !
Dopo la ginnastica , andiamo a depositare le bacinelle, ripiene d’acqua, sopra un vicino muricciolo, piatto in superficie , perché il sole la riscaldi sufficientemente per permetterci di fare un necessario pediluvio igienico verso mezzogiorno .
Dopo la colazione appena sufficiente a tacitare i morsi dello stomaco – come dice Peppe – e la visita in Cappella … ci attendono due ore di studio riparatore . Don Calenzi e don Brandi si danno da fare per colmare le nostre lacune d’aritmetica e geometria e di grammatica … e per le lezioni di latino è nostro ospite don Cicalesi : un prete alto e robusto che porta occhiali spessi ed oscuri . Egli conosce la famosa grammatica dello Zenoni , pagina per pagina , riga per riga , nota per nota , con prodigiosa memoria .
Gigetto – il compagno più grande che lo conosce da più tempo – ci dice ch’è persona molto umile e sobria . Infatti d’inverno porta un cappotto su cui luccicano occhiolini di federa bianca che lui colora , non appena fanno capolino – con l’inchiostro nero delle nostre penne:non volendosi comprare un cappotto più nuovo .
Nella tarda mattinata ci disperdiamo con i compagni tra gli alberi ombrosi e le siepi che contornano l’avito Palazzo , mentre le cicale hanno raggiunto ormai il punto più alto dei loro fastidiosi cicalecci .
Nel frattempo Peppe e suo fratello Francesco vanno a fare visita all’albero di pistacchio od a qualche tralcio d’uva … con la scusa di andare a ricuperare il pallone ch’è andato a finire nel vigneto !
( da un mio romanzetto < Memoria e coscienza di Luca> )