La seconda edizione del Maggio europeo ha dimostrato che, nonostante le difficoltà, i giovani imprenditori della neonata città unica hanno tanto da regalare al territorio. La possibilità di fare rete, di coinvolgere il maggior numero di attori possibili per lo sviluppo delle capacità e delle eccellenze di Corigliano Rossano sono stati l’orgoglio di questa manifestazione. Una volontà nata per l’amore verso la propria terra, tralasciando qualsiasi tornaconto, finanche economico.
Questo è il pensiero espresso dall’unione dei locali nata con il Maggio europeo. Si tratta di luoghi di riferimento della movida ionica: Kandinsky, Le Monde, La Materia, l’Officina del gusto, Maqueda, Guru, Gran Capital cafè, By the way, Le Moko, Emporium, Beach Club, 27punto6. Un vero e proprio brand di giovani imprenditori rossanesi e coriglianesi. L’evento, che quest’anno ha confermato il successo della prima edizione, nasce dall’intuizione dell’ex assessore alla cultura Serena Flotta e continuato dall’impegno di Benedetta De Vita, responsabile dell’Ufficio Europa, oltre che da quello del dirigente Graziani e del sub-commissario Greco.
La volontà – scandiscono i giovani imprenditori – è quella di migliorarci sempre di più per offrire un servizio di qualità alla nostra città. Ci teniamo a far sapere come il Maggio europeo sia stato autofinanziato dai locali. Ci siamo accollati quasi tutte le spese, dal service audio-luce, alla burocrazia, al servizio di pulizia, alla sicurezza fino al pagamento del personale, degli artisti, della musica con gruppi live, deejay e vocalist. Noi – avvertono i locali di Corigliano Rossano coinvolti – abbiamo nel cuore questo territorio, ma vogliamo continuare questo percorso senza incontrare ostacoli. È bene ricordare come, sin dalla prima serata, abbiamo subito attacchi, colpi bassi e fortissime critiche, sia via social e sia con la stampa. Non è un trattamento consono verso un gruppo di ragazzi che lavora con amore tra tanti sacrifici. La nostra soddisfazione – concludono – è quella di aver creato finalmente una rete in quest’area, che negli anni passati si dimostrava sempre divisa, in cui si remava contro ed ognuno pensava agli affari del proprio locale. Lo abbiamo fatto per la nostra città, per un cambio di mentalità necessario, per il nostri coetanei e per Corigliano e Rossano che, finalmente, hanno visto i loro centri storici pieni di ragazzi e di vita. Ma – annunciano – non finisce qui. Nelle prossime settimane, spinti dal motore propositivo che abbiamo dentro, vogliamo continuare con questo progetto per lavorare e regalare altri grandi eventi alla nostra comunità.