Sappiamo che la tempistica dei burocrati, non segue i riti e i ritmi della democrazia, che richiedono riflessione e ricerca di compromessi. E non erano di certo necessari alcuni mesi per capire che proprio la mancanza di queste qualità sta impedendo, ai dirigenti (rossanesi) e ai commissari che gestiscono la fusione dei comuni di Corigliano e Rossano, di costruire una macchina comunale efficiente e equilibrata, soprattutto per ciò che riguarda le finanze, la dislocazione e la gestione degli uffici e le risorse umane.
Certo sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico, specie se dal Garopoli ancora emerge la vecchia logica acchiappa tutto dei rossanesi, utilizzata dai nostri dirimpettai già nella sanità e che ci stata era chiara all’indomani del referendum, per cui si deve parlare di uffici e municipi da dislocare (per ora) solo a Rossano, di dirigenti (per ora) solo rossanesi, di combinazioni nella gestione di alcuni settori chiave, impossibili (per ora) a Corigliano. LEGGI ARTICOLO COMPLETO