Parlare del PD oggi è realmente come sparare sulla Croce Rossa, ma almeno per fare il punto di come e dove si trovi questa de-formazione politica per puro esercizio di analisi va fatto.Già il nome che danno al loro rapportarsi in collettivo, la dice lunga:”ASSEMBLEA”, assemblea “de che?”,
costituente, organizzativa congressuale, no assemblea e basta, che vuol dire … Niente, perché è del niente che sono abituati a discutere, hanno imparato tutte le deviazioni, scusanti, figure retoriche per riuscire a parlare del … Niente.
Tutti lí delegati … Approposito ecco un’altra parolaccia sparita dal lessico PD: delegato come direbbe Montesano:
“e che vor dí?”, da chi e perché per fare cosa?…Niente.
Ed è infatti al niente che sono approdati, con una determinazione però che è perfettamente coerente con la loro sostanza: RINVIARE, rinviare a Luglio perché oggi la
” condizione dell’Italia è complessa, e non è il momento di presentarsi spaccati”, come dire, il malato è grave, aspettiamo che peggiori per intervenire!
Tutto questo per una ragione a mio vedere semplice e contemporaneamente complicatissima come per i soggetti singoli che sono chiamati ad affrontarla:
Si chiama OUTING!
Il PD, attraverso la sua struttura di vertice che sta posizionata in un limbo etereo staccato dalla politica delle persone reali, deve trovare il coraggio di confessare a sé stesso, ai suoi iscritti ed elettori che esso non è più e non vuole esserlo più “un partito di centro sinistra” omnicomprensivo.
Non è riuscito ad esserlo contenendo le spinte endogene ed esogene che una tale formazione politica contempera e governa, ma prendere atto che dal verme, scusate dalla “pupa-crisalide” PD e dalla sua metamorfosi è sortito un partito che forse nemmeno, ma con tanti forse, Veltroni e poi Bersani & C. non presagivano, ma che Renzi ha definitivamente tenuto a battesimo, plasmato e quindi finalmente l’ha portato alla luce dispiegando le inaspettate ali non di destra e sinistra, ma presentandosi come uno unico blocco sputato partito di … CENTRO (con tendenza a destra).
Ecco la grande paura del PD prendere atto di quello che è diventato, e che nel suo profondo vuole essere.
Questo lo porterebbe definitivamente a perdere quel consenso di cui immeritatamente sta ancora godendo a causa del suo equivoco-mistificazione, dovuta alla sua falsa doppia immagine, ma lo renderebbe un partito libero e con una linea politica chiara, aprendogli finalmente le porte verso quelle agognate forze imbrigliate a destra che in realtà sono anch’esse sostanzialmente di centro-destra.
Questo alla fine farebbe bene alla democrazia italiana più in generale, liberando sopratutto definitivamente a sinistra tutte quelle soggettività che per un malinteso senso di coerenza si sentono ancora legati al PD partito di centro-sinistra con un colossale equivoco-truffa.
Abbiate il coraggio di farlo chiaro e forte questo OUTINIG rompete gli indugi e tagliate definitivamente i lacci che vi tengono (solo a parole) connessi con la sinistra e sicuramente troverete un posto nella geografia politica di questa Italia che state contribuendo a distruggere!
Mario Gallina PRC