Restano 10 giorni di vita al Municipio, e conseguentemente al Comune di Corigliano Calabro, prima che, dopo 1.041 anni dal lontano 977 in cui si hanno i primi richiami storici della comunità, si giunga al termine della sua originale parabola esistenziale sotto il profilo geopolitico ed amministrativo.
Immane responsabilità portano sulle spalle coloro che con grande lungimiranza o con miserevole incoscienza hanno voluto che questa storia terminasse qui, per riprenderne un’altra delle cui sorti nessuno ha certezza, specialmente in un momento di incertezza per eccellenza che l’Italia stessa oggi vive!
Noi non abbiamo rimpianti, abbiamo lottato con caparbietà e passione, contro questa fusione, non risparmiandoci sotto tutti i profili, ma a nulla poté la certezza di un passo avventato, contro la instillata ed inusitata speranza di uscita da un presente arretrato, difficile e senza prospettive per il futuro.
Una sola consolazione, Corigliano Centro che rappresenta plasticamente l’arroccamento alle origini ci ha capito ed è stato con noi, dando anche un senso finito alla nostra battaglia.
Tra 10 giorni le ombre svaniranno e ci si inizierà a misurare con la realtà che dalle nostre mani di comunità democratica abbiamo voluto passare in quelle di un Commissario di governo, nelle quali qualcuno spera di trovare soluzioni salvifiche e miracolose per la nuova, sorgente comunità, speranze e benefici che da cittadino di questa terra non posso che auspicare, perfino contraddicendo col cuore quello che il cervello non smette incessantemente di chiedere: perché?
Mario Gallina