Con questo mio componimento scritto nella imminente ricorrenza della Festa del Papà, auguro a tutti i miei concittadini, affettuosi e sempre presenti genitori di splendidi bambini che diventeranno gli adulti di domani, di trascorrere questa giornata a loro dedicata all’insegna della felicità e della serenità.
“Abbracciami”, mi dicevi…
Ancora, ancora, ancora…
Voglio sentire il profumo del tuo visino su di me
e dammi tanti, tanti baci perché la barba
l’ho fatta appena stamattina!”.
Io ti abbracciavo, tu in alto mi lanciavi
e le mie trecce come due frecce mi facevi volare!
Padre mio, quante volte ti imploravo
che un’altalena volevo per poter le nuvole catturare!
Tu subito mi accontentavi
e un pezzo di tavola ad un ulivo mi legavi
e la magia che tu facevi in meravigliosi sogni
per me si trasformava!
Tu mi spingevi con l’allegria di un bambino
e morivi dalle risate quando io ti dicevo:
“Papààà… Le nuvole stanno scappando via!
Aiutami! Prendimi il retino cattura farfalle
che le voglio portare via!”.
Io penso che su questa terra ci siano
pochi, veri gioielli preziosi come te
che hai saputo arricchire la mia anima
di tanti valori e riempire per sempre
il mio cuore per te d’Amore.
Isabella Freccia