Quando Giacinto Casciaro cominciò la sua preziosa collaborazione con il periodico Progetto Sibari, da me diretto, scatenò subito un putiferio con la proposta di Sibari provincia. Il clamore suscitato da decine di suoi articoli fu talmente forte che presto un gruppo di volenterosi, guidato dallo stesso Casciaro, diede vita all’ambizioso comitato per l’autonomia della Sibaritide, che non centrò il suo obiettivo per un soffio, poiché, da quel momento, i governi d’istituire nuove province non ne vollero più sapere.
Ricordo che, all’epoca, in polemica con lo stesso Casciaro, condivisi la decisione del governo, poiché ritenevo che, in quella fase di vacche magre, di tutto si aveva bisogno tranne di nuovi enti, che, per curare attività marginali (e clientelari), fagocitavano (e dissipavano) il denaro dei contribuenti e moltiplicavano, ancora di più, il ceto parassitario dello stato. LEGGI ARTICOLO COMPLETO