“Gente che pagano il mio pranzo non ce n’e’,io abito in piazza grande con i gatti che non han padrone come me qui non ce n’é.Dormo sotto le stelle che mi fanno da tetto i muri sono le mie coperte il caldo è il mio respiro, il calore dei piedi sono le mie scarpe,questo mi ha regalato la vita,questo forse me lo sono meritato,e
f……….. tutti i sacrifici fatti,f………. tutto il sudore asciugato con il polso per dare alla fine cosa? un pugno di nulla nelle mani.Fratelli d’italia stringiamoci a coorte siam pronti alla morte…..,mi spiace ma io no!,io lotto fino alla mia ultima goccia di sangue sino al mio ultimo respiro,ma lotto.Sapessi come é bello verso sera tornare a casa dopo una giornata dura sentire l’atmosfera della casa nel frattempo che le donne preparano la grande tavolata,tavola grande la mia italia e la famiglia più bella del mondo.È ora che son qui e aspetto il tuo sorriso amore mio,domani poi si vedrà ,domani poi chi sa’.Avrei voluto essere un gabbiano volare volare e volare lontano,lontano da qui terra senza futuro,senza il domani,” desolata quella terra che ha bisogno di eroi”.Non fatevi voi politici la stessa domanda, non chiedetevi più del “perché ” e ve lo chiedete pure? sarà l’unica risposta che otterrete.La mia casa è piazza grande con i gatti senza padrone come me.