Il 31 Marzo 2018 cessano i comuni di Corigliano e Rossano, subentra in essere il nuovo Comune di Corigliano Rossano.La guida del nuova Ente sarà affidata ad un/una Commissario Prefettizio. Auguri a questo funzionario, che non invidio, in quanto sarà chiamato ad assolvere un compito di straordinaria innovazione da far tremare i polsi al prefetto più ferrato e preparato, per una serie di motivi:
1) dovrà governare una delle più grandi fusioni di comuni senza precedenti, considerando che dovrà affrontare “in sanatoria” i prodromi necessari, che a causa della legge istitutiva, a parere di insigni giuristi, assolutamente lacunosa, non sono stati programmati ma che dovranno comunque necessariamente essere espletati.
2) Dovrà non più, per come sono comandati i prefetti, governare l’ordinaria amministrazione, bensì governare quanto di più straordinario non si può immaginare e cioè fungere da motore di avviamento, da volano per due autonomie locali che non hanno mai, nel corso della loro storia, proceduto in sinergia.
3) Nel frattempo che tutto ciò lo terrà sicuramente molto impegnato con tutti gli imprevisti del caso, dovrà contemporaneamente governare il giorno per giorno di 80.000 abitanti che già dal primo di Aprile si aspetteranno che il nuovo comune diventi per incanto il paradiso in terra, surrogando i sindaci che i cittadini hanno sempre inteso, nel bene o nel male come il potere amministrativo più prossimo a loro.
4) Dulcis in fundo, questo treno il Commissario lo dovrà prendere in corsa, perché niente si può e si deve fermare, dalla ordinaria gestione cimiteriale alla richiesta e scadenze di finanziamenti o fondi europei, lavori in corso, tenendo in conto che le figure dei due Sindaci decaduti non avranno alcun ruolo amministrativo, ma potranno essere solo di mero contributo conoscitivo e di suggerimento del quale il/la Commissario deciderà quanto e se tenerlo in considerazione.
Sono convinto che di tutto ciò si abbia piena contezza in Prefettura e quindi sarà utilizzato il fior fiore del personale disponibile per questa impresa, perché di una vera e propria impresa si tratta, scegliendo oltre alla preparazione anche la sensibilità perché a fianco dell’arido aspetto legal/burocratico la fusione dei due comuni si realizzerà solo se e quando si costruirà una sintonia di idealità e di appartenenza comune per la quale sin dalla prima ora dovrà lavorare anche un “estraneo” Commissario Prefettizio, e questo sarà il più arduo impegno che egli sarà chiamato ad assolvere.
Mario Gallina
Potere al Popolo