La Basilicata era l’unica regione italiana in cui non esistevano centri della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (FICT) e, allo stesso tempo, la regione stessa rappresenta un punto strategico con particolare riguardo ai legami con le altre realtà Ce. I. S. presenti in Puglia, Campania e Calabria. Per questo motivo nasce a Policoro (MT) il Centro Jonico di Solidarietà ONLUS,
costituitasi lo scorso 21 dicembre 2017 che ha nelle sue finalità quelle di dare supporto e sostegno a qualsiasi forma di dipendenza patologica e marginalità sociale attraverso l’attuazione di percorsi specialistici semi-residenziali e residenziali..
L’iniziativa nasce da un’idea del Dott. Francesco Godino, collaboratore per diversi anni dei Ce. I. S. di Vicenza e Mestre e di tante comunità terapeutiche in Italia e in Europa.
Da tempo è iniziato un grande lavoro volto alla conoscenza del territorio e alla verificabilità di attuazione di questo importante progetto. Tale lavoro ha visto collaborare diverse realtà e persone, in primisla Fict con i Presidenti Mons. Domenico Battaglia, illo temporee l’Avv. Luciano Squillaci, Presidente in carica, i quali hanno fin dal principio accolto con benevolenza questa iniziativa. In ambito territoriale sono state interpellate varie istituzioni quali Ser.D provinciale di Matera e locale di Policoro, Comune, Diocesi di Tursi – Lagonegro e Caritas diocesana, Associazioni di Volontariato e Culturali, forze armate.
Oltre alla regione Basilicata, il progetto interesserà tutto il territorio dell’Alto Jonio Cosentino, essendo la Calabria regione confinante. In questo senso, abbiamo assistito ad un notevole coinvolgimento istituzionale che va dalla Diocesi di Cassano allo Jonio al Ser.D di Corigliano – Trebisacce, i quali hanno applaudito benignamente all’iniziativa e stanno sostenendo il nuovo Centro a muovere importantissimi primi passi.
Il Centro JONICO di Solidarietà è composto da un gruppo di giovani professionisti ma non per questo prive di esperienza o dinamicità. Il Presidente Dott. Francesco Godino vanta una buona conoscenza di Progetto Uomo e delle Comunità Terapeutiche in genere, così come la Dott.ssa Marina Regina, Vicepresidente, la quale ha esperienza nel Ser.D di Policoro e collabora con altre realtà del territorio da diversi anni. Lo stesso dicasi per la Dott.ssa Valentina Blasi, Psicoterapeuta e per gli altri soci fondatori e collaboratori.
Dai primi di gennaio sarà attivato il primo Centro Ascolto a Policoro (MT) e altre realtà tra Calabria e Basilicata. Per info: cejsbas@gmail.com
Storia del CEIS in Italia e nel mondo
Il CeIS è una libera associazione senza scopo di lucro promossa alla fine degli anni ’60 e costituitasi legalmente nel 1971, dal sacerdote Mario Picchi con il fine di affrontare i problemi derivanti dall’emarginazione e dal disagio giovanile e familiare. All’inizio gli sforzi del CeIS sono stati soprattutto tesi a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi delle guerre, della fame, della povertà e del disagio giovanile. Più tardi la diffusione del consumo di droghe raggiunse livelli allarmanti e il CeIS accettò la sfida e iniziò a operare in questo campo. Nel 1985 l’Assemblea Generale dell’ONU ha riconosciuto il CeIS di Roma come Organizzazione non Governativa del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.
Paesi con i quali il CeIS ha collaborato e collabora attualmente. Nel continente europeo: Belgio, Bosnia, Danimarca, Germania, Grecia, Malta, Norvegia, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Spagna, Slovenia, Svezia, Svizzera; nei continenti extraeuropei: Afganistan, Algeria, Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Egitto, India, Libia, Malesia, Marocco, Mauritius, Messico, Nepal, Pakistan, Paraguay, Perù, Qatar, Tailandia, Tunisia, Venezuela, Vietnam.
Progetto Uomo
“Progetto Uomo” è l’insieme di principi e di valori che guidano il lavoro del CeIS don Mario Picchi dagli anni ‘70 e ai quali si sono ispirati tanti gruppi e associazioni in Italia e nel mondo, in particolare per liberare i giovani dalla dipendenza della droga. “Progetto Uomo” non è una metodologia specifica o un credo filosofico né tanto meno una terapia, ma più semplicemente l’insieme di princìpi e di valori che guidano l’azione di chi pone la persona umana al centro della storia, come protagonista affrancata da ogni schiavitù, tesa al rinnovamento, alla ricerca del bene, delle libertà, della giustizia. È la valorizzazione della propria identità rispettando nello stesso tempo quella degli altri, valorizzando il dialogo e la cooperazione.
“Progetto Uomo” – ha ripetuto sempre don Mario Picchi – vuol dire “amare”. Amare tutte le creature e il loro valore, senza giudicarle, ma rispettandole e aiutandole.
La FICT
La Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (in breve FICT) opera da oltre trent’anni. Negli anni ’70 – il fenomeno droga era un problema emergente ed inquietante, seguito da gruppi di volontari che si coordinavano in Associazioni. Nel 1969, don Mario Picchi, il fondatore e Presidente del Centro Italiano di Solidarietà (in breve CeIS) di Roma, è tra i primi ad interpretare il problema della droga come sintomo di un malessere profondo e di tipo esistenziale. Nel 2000, la FICT riceve dalle Nazioni Unite lo Status di Organizzazione Non Governativa (ONG) – status della Pubblica Informazione. A questi importanti riconoscimenti si aggiunge l’intensa attività di collaborazione con organismi nazionali e internazionali: Il Pontificio Consiglio degli Operatori Sanitari, Consulte e Commissioni Governative, La Caritas Italiana, Consulta Italiana degli organismi socio-assistenziali, L’Università Pontificia Salesiana. Infine la FICT è strettamente legata alla Federazione Mondiale delle Comunità Terapeutiche (WFTC), alla Conferenza Internazionale della Prevenzione.