Vive proteste dei sindaci jonici e di Bruno Bossio (PD).
Condividiamo appieno la decisione dei Sindaci dell’Alto ionio per la delibera Asp con la quale l’apertura dell’ospedale di Trebisacce è prevista nel 2018 “ in base alle risorse disponibili”, di unirsi per fare aprire l’ospedale, chiuso nel 2012 per decreto di Scopelliti mettendo in atto il cosiddetto “ Piano di rientro “. Tale decreto, con sentenza del Consiglio di Stato, numero 2151 del 2005, fu abolito disponendo, nel contempo, la riapertura dell’ospedale.
Si è registrato anche un decreto numero 30 del 2016 da parte del Commissario ad acta, ing. Massimo Scura che prevedeva la riapertura dello stesso in tempi brevi.
Di fronte a così anacronistico balletto, il sindaco Mundo di Trebisacce convocava il Consiglio comunale invitando a parteciparvi gli altri sindaci della zona. Alla fine veniva redatto un documento, riepilogativo della “storia” del Chidichimo e parimente l’invito , in via brevis, di aprire l’ospedale, senza altri sconcertanti ritardi.
Intanto la deputatessa PD, Enza Bossio, unica rappresentante del mondo politico presente, mentre gli altri (beati loro!) si sono astenuti dal parteciparvi, sempre, però, presenti durante le campagne elettorali con richiesta del voto personale, durante il suo intervento, non ha risparmiato giudizi negativi sull’operato del Commissario Scura. Questi, per la Bossio, è omissivo e inadempiente due volte:la prima verso la sentenza del Consiglio di Stato del 2015, la seconda verso il decreto 30 del 2016 da egli stesso emanato.
Entrambi gli atti dispongono la riapertura del presidio ospedaliero di Trebisacce e su questa vicenda il Consiglio di Stato ha fatto addirittura
Ricorso alla diffida nei confronti del Commissario Scura. E poi ancora, dopo un riesame del problema, terminava il suo dire”…Non è possibile che, anche più alla luce dei diversi pronunciamenti del Consiglio di Stato, il Governo continui ad attardarsi dal prendere atto del fallimento della gestione commissariale dell’ing. Scura…”
In questi giorni, attraverso la stampa sanitaria, la Calabria è risultata all’ultimo posto, con una spesa di oltre 300 milioni di euro per i “viaggi
della speranza”, causati dalla politica distruttiva di Scura, comunque mantenuto in tale incarico dal Governo Renzi. La gente dice: all’epoca delle Amministrazioni ospedalieri la sanità marciava bene, mentre, ora, con Asl e Asp, la sanità è alla deriva. E ancora si continua a non voler rendersi conto del fallimento Scura, riuscito, fra gli altri suoi meriti(?), ad abbattere l’operosità e la efficienza degli ospedali della Sibaritide:(Cariati, Rossano, Corigliano, Trebisacce).
Bene farà il Governatore della Calabria Oliverio ad incatenarsi davanti all’entrata del Governo, del senato e della Camera dei deputati per porre fine alla politica di Scura, trincerandosi dietro il “Piano di rientro”.
300 milioni di euro potevano essere spesi per rendere più “eccellenti”alcuni ospedali della Calabria piuttosto che renderli inoperosi .
Corigliano Cal. 21 novembre 2017.
Antonio Benvenuto