So di avere con Antonio Longo un solido e leale rapporto di amicizia, nato, anni fa, grazie alla condivisione di gioie, dolori e soprattutto passioni. Perciò non mi sono sorpreso quando ieri mi ha scritto una lettera sofferta, per dolersi con me, “suo unico amico”, come usa ripetere, di alcune voci, circolate sui blog locali, ma di sicuro partite da ambienti municipali, adusi a far passare per vere falsità imbarazzanti, che hanno cercato di mettere in cattivissima luce il suo operato di responsabile dell’avvocatura comunale.
Egli, nella lettera, usa, da pensatore raffinato qual è, argomenti veri e un linguaggio schietto, per trafiggere chi meschinamente lo accusa di aver ricevuto, dall’amministrazione, una retribuzione di risultato, pari a 1685 euro, nonostante il nucleo di valutazione del comune abbia giudicato “non conforme” la sua attività professionale.
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