Il Sindaco vuole la fusione
e vota e fa votare il primo impulso
poi cambia idea e indice una riunione
dove per poco lui non viene espulso.
Non viene espulso sol perché rimane
vero e sicuro degli antichi il detto
secondo il quale can non mangia cane
e mi scuso col cane, poveretto.
Ma lui non cede e lotta nei comizi
in quelli suoi e pure in quelli altrui
grida “mea culpa!” per gli antichi vizi
e avvisa che verranno tempi bui.
Poi vince il Sì e allora sei sicuro
che il Sindaco rimetta il suo mandato
e metta ad uno ad uno contro un muro
i consiglieri che l’hanno fregato.
E invece con immensa faccia tosta
e senza mostrar segni di imbarazzo
questi vanno avanti senza sosta
e come se non sia successo un cazzo.
Allora mi vien proprio da pensare,
guardando a questa classe dirigente,
che la fusione sarà un grande affare
se ce la farà fuori totalmente.
Ausonico Bizantino