Eravamo l’avanguardia del Liceo Classico di Corigliano, quelli della classe Quinta “A” assieme ad Enzo Pappacena, Davide Cerbella, Giorgio De Vincenzo ed altri compagni di liceo negli anni settanta, ma non per merito nostro, ma per l’alto valore educativo, critico, letterario e dialettico del caro Professore Armando Gammetta.
Era un trascinatore di folle, un critico attento e perspicace, una mente poliedrica con la quale riusciva a catturare la nostra attenzione per giornate intere, spesso passeggiando nei corridoi del Liceo Garopoli di S. Antonio. La sua cultura polivalente era ricca di spunti letterari, storici ed economici e Lui, come nessun altro, riusciva a collegare le varie epoche storiche in pochissime battute, a volte anche comiche e divertenti.
Come Begnigni raccontava la Divina Commedia in maniera splendida e profonda, con i suoi voli pindarici ci delineava le sofferenze dei briganti e dei baroni, dei borghesi e dei popolani, descrivendo con coraggio critico le dovute differenze di classe e di comportamento, al solo fine di raccontare le miserie umane di una societa’ italica in profonda evoluzione. Ricordo i dibattiti infiniti su una certa interpretazione del fascismo, del socialismo e del marxismo, tutte ideologie accomunate da una giustizia sociale quasi mai raggiunta.
Il 1978 era l’anno delle Brigate Rosse e del rapimento Moro, per il quale profuse intere giornate nel cercare di capire le motivazioni storiche e politiche di un gesto cosi agghiacciante per noi che in quegli anni masticavamo le prime dottrine politiche. Era insomma un mago della comunicazione e della critica letteraria. Ci ha lasciato una eredita’ pesante, quella del professore che come nel film”L’attimo Fuggente” incita i propri studenti ad avere il coraggio ed il senso della libertà nella vita ad affrontare non solo i soprusi, le bugie, gli imbrogli e le critiche dei maligni, ma ad avere una coscienza critica anche li dove tutto sembra ovvio e scontato: Corigliano perde una mente eccelsa, uno spirito libero, un vero socialista che in qualsiasi altra citta d’Italia avrebbe raggiunto altissimi livelli professionali e politici. GRAZIE ARMANDO, IL LICEO CLASSICO DI CORIGLIANO E TUTTA LA CITTA’ TI ABBRACCIANO PER SEMPRE.
Ernesto Borromeo.