La fuffa fusionista si prepara ad entrare nel rush finale. Mentre la politica rossanese è totalmente prona ormai alla speculazione, a Corigliano si hanno almeno le palle di mettersi di traverso e probabilmente nel prossimo consiglio comunale del 15 settembre (stasera quello di Rossano è stato ridicolo, una spicciolata di consiglieri senza nemmeno il sindaco, giusto per far capire quale sia l’importanza epocale della faccenda a spese dei contribuenti) si ritirerà l’atto d’impulso che era stato letteralmente estorto a Geraci un annetto fa.
Ancora non si capisce se il golpe verrà fermato o meno, dato che la Regione ha già convocato i comizi per il referendum. La solita ventina di pro-fusione si stanno esagitando come matti sui social, gli organi di “informazione” si sperticano in editoriali equilibrati ed equidistanti come quelli della Pravda e i cittadini assistono passivi a questo tentativo di spacciare una speculazione per una svolta epocale del territorio. Palazzinari, funzionari, benestanti e portaborse dei benestanti gongolano già, ma sarà la gente a riportarli clamorosamente sul pianeta terra se il NO vincerà il 22 ottobre e finalmente non sentiremo più parlare di fuffa fusionista. Dal 23 potremo per fortuna tornare a parlare di cose più serie e spendere tempo e soldi pubblici per cercare di sistemare le cose, magari mandando a casa in un solo colpo tutti quelli che pur di non mollare la presa sul territorio e sulle sue risorse si sono inventati questa speculazione chiamata fusione.