Egregio Monsignore,Caro Reverendo Padre,amatissimo AMICO MIO,Don Flamino,
Oggi registriamo l’ultima tappa della tua vita terrena. Tutto lo Scalo di Corigliano vive un momento triste e storico. Ma, questa circostanza che ci rattrista e addolora tutti, serve e servirà a farci riflettere sull’importanza delle comunità parrocchiali e la Nostra ha avuto un’esistenza particolare per la Tua presenza. Sei stato il padre di tutti i fedeli, ai quali hai dato assistenza spirituale ed anche di coloro che ricorrevano a Te solo quando avevano bisogno. Sei stato a disposizione di Tutti indistintamente ed in ogni momento.
Per me e per tutti quelli che Ti hanno voluto bene, non è facile abituarci al tuo distacco da questa Comunità, per la quale hai sempre cercato di dare il meglio di Te stesso e delle Tue forze giovanili prima e di persona matura poi.
Personalmente ho condiviso con Te gli anni della mia adolescenza. Mi pregio di essere stato il primo giovane che ti ha accolto al Tuo arrivo, con la Bianchina targata CS 18347, ed è stato Amore a prima vista. Da quel pomeriggio, avevo appena 12 anni, sono sempre stato vicino a Te diventando, con mio grande onore, il Tuo PRIMO CHIERICHETTO.
Abbiamo messo in essere tante attività di parrocchia. Hai saputo elevare la Nostra Azione Cattolica a rango più alto, tanto che hai condotto noi giovani a vincere premi importanti di Cultura religiosa, in competizione con altre importanti realtà nazionali..
I miei impegni universitari mi hanno separato da Te, ma solo per la distanza, perché Io e gli altri abbiamo portato dentro di noi gli insegnamenti da Te appresi e che per me sono stati di riferimento negli studi e nella vita di tutti i giorni. Tra le cose belle che mi hai insegnato c’è senz’altro il sentimento del perdono e quello dell’umiltà e poi quello del rispetto e poi quello della Misericordia, ecc… Sei stato mio Maestro e te ne sono grato. Grazie “padre Flaminio”
Come potrò mai dimenticare le Tue incursioni presso la sede della mia Università, in Napoli, quando venivi a trovarmi. Senza parola profferire sentivamo entrambi il reciproco bisogno di continuare ciò che per le circostanze si era interrotto in attesa di riiniziare.
Il Tuo interesse per me e per i giovani che hai seguito ed educato non si è fermato mai. Mi hai seguito anche nel mio lavoro, godevi dei miei modesti successi professionali, perché sapevi benissimo di avervi contribuito con i tuoi insegnamenti e lo sapevo anche io.
Ora l’emozione è forte, Ti abbraccio per l’ultima volta su questa terra nell’attesa di rifarlo nella vita eterna, che da oggi comincerai a vivere nell’alto dei cieli accanto a Colui, che ti accoglierà a braccia aperte, perché lo meriti e te lo sei guadagnato.
Don Flaminio, caro e fraterno Amico mio, Ti abbraccio con l’affetto di sempre. Rimarrai nel mio cuore e di tutti quelli che Ti hanno conosciuto.
Gilberto