In questa calda estate la politica coriglianese non si ferma ed impazza il toto azzardo. Finalmente dopo tempo si è tornato a parlare di ludopatia ed azzardo in un avvincente consiglio comunale della scorsa settimana.
L’attenzione al fenomeno gioco è altissima anche a Corigliano Calabro e la cosa è nota. Da tempo le associazioni del terzo settore sono attivissime in creare giornate educative e coinvolgenti dove tra gli argomenti proposti c’è sempre qualcosa collegata all’azzardo e alla ludopatia.
Il problema maggiore infatti è la ludopatia, ovvero il rischio di diventare dipendenti dal gioco. Come accade? Se ne parla spesso eppure non esistono studi affidabili sulla problematica. Sembra che il gioco abbassi la soglia del pericolo e una volta che questa diventa più bassa l’essere umano è molto più propenso a farsi coinvolgere in facili sogni.
In Calabria come ben sappiamo i sogni facili coinvolgono una classe sociale vasta e debole: disoccupati, inoccupati e persone che hanno perso il lavoro si affidano troppo spesso al totem e alla videolottery.
Intanto nel nostro territorio cresce la scelta del gioco digitale: tantissimi sono i giovani che preferiscono tentare la sorte online, uno dei giochi più ambiti è indubbiamente Mystic Secrets, una simpatica alternativa alle slot machine fisiche.
Dalle nostre parti però l’attenzione verso l’azzardo è molto alta: nonostante la nostra regione paghi il fatto di non avere una norma regionale atta a standardizzare i sistemi di vigilanza sull’azzardo e sulla ludopatia, i sindaci si danno molto da fare per tentare di colmare la lacuna normativa.
In Calabria la legge regionale non è ancora stata strutturata ma è anche vero che nonostante il territorio percepisca disagio in realtà la nostra regione può essere definita una volta tanto virtuosa, infatti si spende molto poco in giochi e sorte.
In Italia invece si spende molto, moltissimo in gioco d’azzardo e lotterie istantanee. I giochi a soldi piacciono parecchio. Secondo i dati resi noti da Freeslotmachine e riportati dall’Agenzia Giornalistica sul Mercato del Gioco (AGIMEG) il gioco è un business, sono stati spesi solo 19 miliardi di euro nel solo 2016.
Secondo quanto emerge dalla lettura del dossier la rete di vendita è costituita da 206 sale Bingo, 9.159 esercizi per i Concorsi pronostici, come, ad esempio, il Totocalcio, 33.881 per giochi numerici a totalizzatore (SuperEnalotto e simili), 3.397 punti, tra negozi e corner, per il gioco ippico, 4.431 corner e 1.333 agenzie di scommesse sportive, 33.920 ricevitorie Lotto e 62.975 punti dove si vendono i Gratta e Vinci, 85.025 esercizi con le Newslot e 4.934 sale VLT.
Il mondo fisico è molto variegato ma certamente lo è anche quello virtuale dove costantemente nascono nuove proposte e nuove agenzie specializzate proprio in gioco.