Secondo le statistiche Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni auto sono in continua crescita, con un incremento a giugno 2017 del 12,88% rispetto all’anno precedente; un risultato positivo soprattutto se messo a confronto con i mercati di Paesi come Francia e Spagna, che segnano invece un aumento delle vendite molto più modesto del nostro.
La crescita è stata talmente veloce da consentire di chiudere i conti del primo semestre 2017 a quota 1.136.331, con un aumento di immatricolazioni dell’8,91% rispetto ai primi sei mesi del 2016. Un aumento in linea con i 2 milioni di auto previsti entro la fine dell’anno, stime rese note da Gian Primo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor. Un dato apparentemente sorprendente, ma anche già noto nonostante la lenta ripresa dell’economia italiana nel suo complesso.
E le auto usate? Anche qui i numeri sembrano essere in aumento. A giugno del 2017, secondo l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, i passaggi di proprietà delle vetture sono aumentati del 5,3% rispetto a un anno fa, con 123 auto di seconda mano vendute per ogni 100 vetture di nuova immatricolazione. La ripresa interessa le quattro ruote in generale, e gli italiani sembrano dedicare alle auto una porzione consistente del loro potere d’acquisto.
Si assiste a una generale crescita della fiducia dei consumatori e a una maggiore tendenza alla sostituzione dei vecchi veicoli, grazie anche alla vendita di auto usate su internet. Attraverso i tanti canali disponibili, vendere l’auto è semplice e veloce, ed è possibile ricevere la perizia gratuita di un esperto concludendo la vendita in meno di 24 ore. Insomma, le opzioni per chi vuole vendere o comprare auto – sia nuove che usate – non mancano.
Ma è davvero un segnale di ripresa dalla crisi? Ci sono troppi fattori di cui tenere conto, cominciando soprattutto dalla fiducia dei consumatori, dalla crescita degli investimenti e dall’andamento dei mercati internazionali. Ma se i dati delle immatricolazioni e dei passaggi di proprietà continueranno ad essere positivi nel 2017, potremo forse assistere a un timido segnale di ripresa economica, lasciando ben sperare per gli anni successivi.