Nell’ambito del percorso delle Piazze dell’Alternativa, si svolgerà a Corigliano il 22 e 23 luglio prossimi la tappa dal titolo Le città invisibili – Ambiente e ambienti. Due giorni di dibattiti, tavole rotonde, installazione creative, musica fra il mare e la città. Le città invisibili sono le nostre occasioni mancate, quello che non siamo e potremmo essere, il futuro che non sappiamo ancora immaginare.
Puntiamo l’attenzione sull’ambiente come primo specchio di uno sviluppo lineare basato sul consumo (di risorse, di suolo) in un sistema che ormai mostra tutti i suoi limiti anche economici. Ma anche gli ambienti, gli spazi fisici subiscono lo stesso destino: il centro storico rischia di diventare una grossa discarica architettonica in cui interi quartieri rischiano un abbandono irreversibile a favore del cemento tuttora inarrestabile. Ciclo dei rifiuti e riciclo urbano devono essere momenti intrecciati di un ripensamento di noi stessi che colmi il vuoto politico e sociale attuale, dia voce e spazio alle realtà apparentemente marginali, per costruire delle alternative credibili. La Rete delle Città (http://bit.ly/2rP76ej) in comune è parte integrante di questa condivisione di esperienze che crei nuove centralità diffuse per non relegarci sempre più nella periferia di noi stessi. C’è parso naturale dare spazio al mondo delle donne (come donne e come uomini) che volessero finalmente parlare della propria vitalità, del proprio impegno per costruire, denunciare e protestare la condizione umana di chi vive qui e i posti come qui. Vogliamo contribuire a rendere ancora più ampia e salda l’alleanza delle reti di società civile che s’impegnano sul territorio invitando tutte le organizzazioni sociali attive sulle differenti tematiche, i singoli cittadini, il mondo imprenditoriale ed accademico a leggere e diffondere questo Manifesto di Volontà. Ci siamo chiesti cosa può essere utile per contribuire ad arricchire il percorso che le Piazze dell’Alternativa (http://bit.ly/2u5c1L2) sta portando avanti a livello nazionale e abbiamo pensato che, contestualmente alla realizzazione di questo evento, vorremmo:
● Produrre un documento di analisi metodologica da condividere con la rete delle città in comune;
● Dare un chiaro segnale di scelta politica coinvolgendo e privilegiando la presenza femminile a questo evento;
● Impegnarsi nel creare piccole/grandi proposte “concrete” per avviare un percorso di trasformazione locale e condivisibili a livello globale;
● Attraverso il Graphic recording (rappresentazione grafica) catturare in tempo reale contenuti complessi, sintetizzarli, visualizzarli in percorsi e mappe facilitandone la comprensione, condivisione e il ricordo.
La risposta alla crisi ambientale deve avvenire innescando un meccanismo collettivo di ripensamento della società nella sua interezza, immaginando una nuova alleanza tra società civile, comunità scientifica e mondo dell’impresa, che si ponga l’obiettivo di immaginare un paradigma alternativo di sviluppo e di dotarsi degli strumenti per realizzarlo. O basterebbe molto più semplicemente, in territori come questi, ricostruire la propria identità e memoria attorno ai luoghi, prendendosene cura. Tutti gli eventi sono gratuiti. E’ gradita e sollecitata la presenza di bambini, adulti, anziani.