Fuori si sorride, dentro si sogghigna, soprattutto in certi ambienti, più o meno autorevoli. Corigliano vive l’eterna ambiguità che scollega spesso due cose: la realtà dei fatti dal pettegolezzo iniziale, dalla maldicenza; che inevitabilmente finiscono per diventare pensiero comune. Convinzione talvolta non suffragata da prove.
Una passione sfrenata per il complotto, per l’intrigo, che si cibano di indizi e tendenze, spesso di fantasie da calure. Come, ad esempio, quelle che sto per raccontarvi, fatte da una strana successione di eventi, che avrebbe colpito, in questi ultimi tempi, il sindaco Geraci e la sua città.
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