Al comune, è risaputo governa chi riesce a veicolare il voto di Schiavonea, non è uno slogan pubblicitario, è un dato di fatto inconfutabile che necessita di una analisi politica che ne analizzi i motivi e le aspettative, ma principalmente i motivi del perché questa realtà negli ultimi 15 anni veicola il consenso su candidati e liste civiche afferenti alla destra:
Giuseppe Geraci, Giovanni Dima, Pasqualina Straface. In questa comunità, la passività, la disaffezione alla politica che in altre realtà del territorio Coriglianese è preoccupante, non viene vissuta con preoccupazione o con l’astensione dal voto, al contrario per motivi disparati è da analizzare, il fenomeno. Ovviamente se ne deve occupare la politica, in particolare i cosiddetti big politici del luogo è per questo è lecito pretendere dalla sinistra uno scatto di orgoglio, mettendo anche in discussione se occorre qualcuno o addirittura se vi sono i presupposti per avviare l’iter di un probabile commissariamento del circolo dopo la figuraccia anche delle passate amministrative. Occorre, un chiaro e dettagliato programma alternativo alla destra, presentarsi alle prossime amministrative con una alleanza definita e un programma di pochi punti. Il raggiungimento di questo risultato è sicuramente frutto di un nuovo radicamento del partito a livello territoriale che si mantiene purtroppo molto scarso, dovuto anche alla disgregazione che attraversa lo schieramento del centrosinistra sempre con le stesse facce. Perché un ricambio politico, non riesce a decollare nel PD? Forse colpa anche della tenuta delle reti clientelari che ostacolano l’ingresso di forze nuove a livello di amministratori, così come a livello di riferimenti politici dei partiti? Questo tema delle reti clientelari e il personalismo politico è sicuramente a Corigliano il problema principale che ostacola ogni istanza di rinnovamento della politica come nel modo di fare amministrazione. Questa realtà, mantiene in vita partiti e personale politico nonostante i fallimenti soprattutto per quanto riguarda le politiche per lo sviluppo e l’occupazione. Il PD , (è il partito in cui che mi riconosco è che non è quello che intendono Renzi ed i suoi adepti interessati) ha bisogno di un profondo rinnovamento che non può avvenire senza un momento di discontinuità, ci si deve chiedere se il PD intende portare questa discontinuità alle prossime amministrative, se vuole essere un partito nuovo, anche nella modalità in cui dialoga con chi sta fuori e con i suoi simpatizzanti. I segnali positivi, di novità a sinistra dovranno incominciare nell’evitare quei tentativi (tutti falliti) di costruire alleanze centriste tra forze politiche finora in contrapposizione, come pure i tentativi di ricostruire alleanze a sinistra, fallite e che assomigliano alla riaggregazione di una certa sinistra (Bertinotti, Diliberto, Rizzo, Ferrero, Vendola, Dalema ecc.ecc.) già sperimentata in passato è che ha spianato la strada all’ascesa di Silvio Berlusconi. C’è la capacità, la volontà del PD di esprimere un candidato unitario a sindaco che a differenza dell’attuale sindaco e della sua amministrazione più impegnati ad investire risorse in quella realtà dove hanno fatto il pieno di voti a discapito del centro storico abbandonato al degrado, come se i voti non li avessi presi nel borgo antico, ricordo al sindaco Geraci ed ai suoi che Corigliano di sopra non è la Cenerentola di nessuno. Ecco perché sono convinto che è necessario per il futuro avere un candidato in grado di raggiungere il consenso degli elettori e non solamente quello di sinistra. Un candidato onesto, capace di riportare alle urne: Donne, giovani, adulti e delusi ma sempre più disaffezionati o schifati da questa classe politica. Conoscere il nome (lasciando perdere le primarie già inflazionate) che la città preferisce avere come candidato a sindaco non è poi così difficile, basta girare per la città, colloquiare con i cittadini ed una buona volta fare tesoro del loro pensiero, dei loro suggerimenti come si faceva una volta quando la politica ed i partiti si nutrivano della linfa del popolo, e dove i partiti in cambio mettevano al primo posto i bisogni e il contatto con il proprio elettorato. Per quanto riguarda la fusione con Rossano, i partiti, i comitati pro o contro, spuntati in città come funghi, la smettano di inondarci dei loro comunicati di cui molti interessati, lascino decidere una buona volta il popolo che a differenza vostra sanno essere più lungimiranti e sapranno certamente decidere per il loro bene e quello del territorio. Per finire, mi rivolgo a quel mio ipotetico amico che senza dubbio, troverà il tempo per criticarmi per la mia schiettezza, non fa niente, però devi sapere che il mio e il tuo sogno per un futuro migliore per i nostri figli è finito, colpa anche nostra, ma principalmente di una classe politica ingorda, ladra, colpa anche delle banche, delle multinazionali e di Giorgio Napolitano che ci ha privato della libertà del voto, imponendoci prima Monti, poi Letta e quel capolavoro di Renzi. Devi sapere, caro amico che la ricchezza che vedi nella nostra piccola città è fittizia,virtuale, si regge sul lusso e pezzenteria. Dunque impegniamoci seriamente, occupiamo i partiti per svegliare le coscienze, quelle coscienze che giornalmente inondano la rete con facebook, con i loro twitter o wattsapp frutti di una pubblicità ingannevole e di una politica che ci vuole tutti omologati e senza cervello, la rivoluzione incomincia da noi caro amico!!!!
Per il movimento centro storico: Giorgio Luzzi.