Il medico, pare uno del settore igiene pubblica dell’ASP, sale a bordo, sulla nave stracolma, oppure si aggira tra gli approdi del porto. Scruta quelle facce stremate. Valuta in pochi secondi lo stato di salute. L’Italia anti malattie infettive, dovute agli immigrati, funziona per lo più così. Ad occhio. Per cui ci si affida al nostro proverbiale stellone affinché non accada nulla di grave.
Uno stellone, però, che spesso non funziona, perché strada facendo, quando i migranti ciondolano già per le nostre strade, entrano nei supermercati o frequentano i parchi, dove ci sono i nostri bambini, si scoprono casi conclamati di brutte malattie che noi abbiamo debellato già da decenni: come la tubercolosi.
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