La politica, quella seria che si interessa della sorte delle famiglie, dei giovani insomma della felicità e del benessere di un popolo, e non privilegia gli interessi della parte dominante, specie quando la parte dominante è quella selezionata solo dagli interessi finanziari, quella politica se esiste oggi dovrebbe spingere in una sola direzione.
Uscire o meglio liberare l’Italia da questa gabbia dell’Unione Europea, perché anche se la sinistra, cui ritengo di ascrivermi come collocazione, non lo afferma e non lo persegue, deve rendersi ormai conto della realtà effettuale delle cose ed essere conseguente con gli obiettivi che si prefigge per non perseguire la rovina di un popolo.
Ormai la misura è colma, anzi direi è travasata da tempo!
Non esiste una, diconsi una ragione che fa assomigliare nemmeno lontanamente questa europa a quella che credevamo di aver costruito, quella di Spinelli per capirci, quella per la quali alle scuole medie, per intenderci meglio con quelli della mia età, ci facevano svolgere i temi e ci premiavano se lo scrivevamo meglio con concetti importanti di solidarietà, crescita sociale e libertà da frontiere e confini.
Dobbiamo essere oggettivi e pur se doloroso dobbiamo avere il coraggio di affrontare la dura realtà e chiamare le cose con il loro nome:
L’Europa si è dimostrata un colossale fallimento sotto il profilo dell’unione dei popoli, ma ancora di più sugli interesssi che persegue:
È diventato un organismo finanziario che, come tale, persegue solo il massimo profitto, anteponendo questo fine al benessere ed alla felicità dei popoli e se esistono scontri o tensioni questi si dispiegano solo su questi interessi.
In questi scontri le popolazioni ne escono sconfitte e abbandonate a se stesse, anche quelle che avendo avuto governi che ne hanno, con scaltrezza, salvaguardato la qualità di vita collegandola alla finanza speculativa sulle spalle degli altri stati membri, appaiono sostanzialmente sciacalli, altro che PIGS ( maiali) avendo rinunciato ad essere membri di una comunità, ma solo speculatori e grassatori del reddito delle altre nazioni meno accorte e più credulone alle chimere della ideologia idilliaca dell’Europa della solidarietà e “dell’Unione”.
Non credo sia il caso nemmeno di elencare i fatti che oggi conducono a fare questo amaro ragionamento, l’ultima notizia potrebbe essere quella dello schieramento delle forze armate, addirittura carri armati, Austriaci sul confine Italiano, ma è solo l’ultimo schiaffo a Spinelli e nemmeno il più bruciante!
Fuori da questa Europa!
riprendiamoci la nostra vita, fuori da questa Europa matrigna e speculatrice dove non potremo mai più aspettarci alcun progresso, se non quello finanziario per chi finora ne ha già abbondantemente goduto!
Torniamo ad essere una Nazione libera, libera di sbagliare, di impoverirsi, di arricchirsi di crescere più lentamente di fermarsi a decidere, ma almeno sapremo e potremo guardare in faccia le nostre responsabilità e non essere governati da fantocci che si nascondono dietro il:
“Ce lo chiede l’Europa”!
Mario Gallina