Se pensiamo a ottimismo e pessimismo come due modi di mettersi in rapporto con se stessi e con gli altri esseri umani, allora il coriglianese è un pessimista nato, poiché ha perlopiù una visione negativa del futuro oltreché degli uomini, da cui si aspetta sempre il peggio. Parte la raccolta differenziata?
Sarà un disastro, dice il coriglianese pessimista, poiché non siamo né saremo mai un popolo civile, per cui presto vedremo le strade invase da una montagna di rifiuti. E fosse solo questo: in generale il coriglianese pessimista (cronico), negli uomini scopre sempre le qualità più malvagie, le motivazioni più egoiste, meno disinteressate.
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