Benvenuto luglio, l’estate entra nel vivo. Arrivano i villeggianti, le attività ricettive e turistiche sono ormai a pieno regime, in tanti, con notevoli sforzi, cercano di rendere accogliente ed ospitale il borgo marinaro. Schiavonea diventa affascinante, tra spettacolari tramonti e brezza che riconcilia, dopo le classiche giornate di caldo torrido ultimamente registrate in tutto il territorio. Lungomare, Piazzetta, locali, ristoranti affollati, la gente esce, si sta insieme, ci si diverte.
Una comunità viva, che nonostante il momento generale non esaltante cerca di distrarsi. Risveglio musicale, con tante band locali capaci di infiammare le platee. Diversi generi, con tanti talenti in vetrina. Un plauso anche ai locali ed agli sponsor che permettono questa valorizzazione sempre più frequente. Tutto bello, o quasi. Purtroppo non mancano i risvolti negativi. Furti in aumento, caravan con stranieri sul lungomare nella zona al ridosso del porto, prostituzione, le zone meno frequentate nascondono, di fatto, diversi pericoli. Problematiche arcinote, già denunciate, dalle forze dell’ordine anche contrastate, nonostante i pochi mezzi a disposizione. Schiavonea, così come gran parte del restante territorio comunale, non è adeguatamente controllato. Poi in queste serate estive ci si imbatte anche in comportamenti censurabili da parte di cittadini non proprio civili. Le carte del gelato, i contenitori delle pizze, mozziconi di sigarette, tutto nelle aiuole del lungomare, senza pensarci troppo. Con lo scempio della domenica mattina. L’amministrazione non ha il controllo, i vigili sono pochi, ma in questo caso la colpa è dei cittadini che non amano la propria città. Altro capitolo, i parcheggi. Con tanto di frequenti liti. Si parcheggia ovunque, certi dell’impunità. Specie dopo una certa ora le multe sono impossibili, e quindi via a chiudere strade, cancelli, uscite di condomini e tanto altro ancora. Si parcheggia sulle aiuole, sui marciapiedi, davanti i portoni, in barba alle più elementari regole. Buone vacanze e godetevi lo scatto del fotografo Gaetano Gianzi, nel quale si vede il borgo marinaro e lo sguardo vigile della Madonnina che protegge i pescatori