Si è concluso nei giorni scorsi il processo che vedeva alla sbarra il giovane coriglianese, Meligeni Marco, accusato di una violenta rapina consumatasi qualche anno addietro nella Stazione Ferroviaria di Corigliano Calabro in danno di E.B.
La rapina era avvenuta nelle prime ore del mattino davanti alla porta di ingresso della Stazione Ferroviaria, dove quattro ragazzi, per sottrarre il borsone da viaggio ed il portafogli alla vittima, l’avevano sottoposta ad un vero e proprio pestaggio tra gli sguardi increduli dei passanti.
Nella stessa mattinata la vittima si recava presso la Caserma dei Carabinieri, dove i militari lo invitavano a fornire una descrizione dei banditi, al fine di consentirne l’individuazione fotografica.
La conferma era venuta proprio dalla vittima allorquando, tra le fotografie che gli venivano mostrate dai Carabinieri, aveva riconosciuto Meligeni Marco quale uno degli autori della rapina consumata in suo danno.
Nel corso del processo celebratosi dinanzi al Tribunale di Castrovillari, la vittima si presentava per rendere la propria testimonianza e confermava il riconoscimento fotografico di Meligeni Marco effettuato nella Caserma dei Carabinieri lo stesso giorno in cui si era consumata la rapina.
Ma tale riconoscimento fotografico, sebbene sia stato confermato dalla vittima anche davanti al Tribunale, è stato successivamente sottoposto dall’Avv. Pasquale Di Iacovo ad un penetrante ed articolato controesame testimoniale, dal quale – a parere della difesa – emergeva l’inattendibilità del riconoscimento fotografico effettuato dal denunciante presso la Caserma dei Carabinieri nell’immediatezza dei fatti.
Il Tribunale di Castrovillari, all’udienza tenutasi lo scorso 23 giugno 2017, ha condiviso integralmente la tesi difensiva avanzata dal penalista coriglianese, pronunciando nei confronti dell’incolpato una sentenza di assoluzione “per non aver commesso il fatto”.