Carissimi sportivi bianco azzurri, visto che sono stato tirato in ballo, in modo quantomeno maldestro, da taluni che si definiscono l’Asd Corigliano, desidero rubarvi solo alcuni attimi della vostra attenzione per alcune considerazioni. Dopo decenni all’interno del calcio dilettantistico e dopo più di venti anni di giornalismo sportivo e non, trovo paradossali le accuse che mi si rivolgono. Sono passate tante dirigenze in questi anni, di alcune ne ho pure fatto parte con orgoglio, ma non è a questi dirigenti che mi rivolgo. Mi rivolgo a chi veramente vuole bene alla squadra.
Sappiate che mi dispiace per le sconfitte, cosi come sono felice per le vittorie, del nostro Corigliano, ma in questo caso si tende solo a voler deviare l’attenzione. Si vuole fare un puerile scarica barile, visto i risultati sportivi non brillanti. Lo stadio è fatiscente, è colpa mia, i giocatori scappano perché non pagati, è colpa mia, i fornitori reclamano, è colpa mia. Scende il Roccella, scende il Castrovillari, colpa mia e di qualche altro. Si retrocede, colpa mia. Quanto potere mi si attribuisce. L’anno scorso scrivevo, raccontando del trionfo del campionato di Promozione “ora un progetto condiviso”. Niente di tutto questo è accaduto, si è retrocessi ed ora si cercano fantasiose giustificazioni. I dati oggettivi sono sotto gli occhi di tutti. La dirigenza che ora perde tempo a scrivere di me è quella che si è dimessa il giorno prima dello spareggio, quella quindi che ha lasciato la barca affondare. Sul mio curriculum, sui miei titoli, sulle mie esperienze in altre squadre, non mi dilungo. Mi piace raccontare lo sport, non raccontarmi. Le mie gratificazioni le raccolgo quotidianamente, tra i lettori, gli sportivi ed i competenti allenatori e giocatori conosciuti in questi anni. È vero, ho lavorato per altre squadre, e le ringrazio pubblicamente. Tra le altre Luzzese, Acri, Rossano, Rossanese, Schiavonea, Atletico, la magica Caffè Aiello Corigliano, società che mi ha permesso di lavorare in serie A con grande soddisfazione. Io racconto, scrivo quello che registro, senza filtri e senza padroni. Appuntamento in edicola, sul nostro amato blog, sempre a testa alta e con tanta passione. Dal Tonino Sosto al Città di Corigliano, passando per il Maria Ad Nives, sempre con lo stesso entusiasmo. Il resto sono solo parole. Vi ha scritto Matteo Monte, l’appassionato di sport, non l’avvocato, il giornalista, il commissario di campo ( ho fatto anche questo…)..una persona sempre umile e disponibile con tutti…un saluto e viva Corigliano Calabro….