Il fatto – giuridicamente inconfutabile – è che la prostituzione in Italia non è reato. Vi sono dei reati, invero, che la riguardano da vicinissimo: avviamento, favoreggiamento, sfruttamento della prostituzione. Tra i Comuni della provincia di Cosenza in cui esiste il fenomeno della prosituzione lungo le strade, Corigliano Calabro è notoriamente quello che occupa il primo posto assoluto – da anni – e chi fa cronaca lo sa bene.
Qui sono decine e decine le meretrici – tutte o quasi immigrate da Paesi sia europei che extraeuropei – quotidianamente piazzate lungo i due tracciati della Statale 106, le “bretelle” d’essi, il lungomare di Schiavonea. Un fenomeno attivo oramai da un ventennio nel corso del quale è andato sempre crescendo.
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