L’acceso dibattito politico mosso da movimenti ed associazioni, molto meno dai partiti politici, sul tema della fusione amministrativa tra i Comuni di Corigliano Calabro e Rossano, è – per argomentazioni – noiosissimo. Salvo qualche rara eccezione e salvo qualche intervento fuori dai grigi cori del “Sì” e del “No” in vista del referendum consultivo che il 22 ottobre prossimo darà voce in capitolo a quanti finora non ne hanno avuta neppure l’ombra: i cittadini aventi diritto al voto di Corigliano Calabro e di Rossano. Nel frattempo però, qualcosa accade nei meandri con scarsissimo “accesso pubblico” della grigia politica locale. Vediamo.