Il bravo Latella sulla fusione usa toni forti, accurati, quasi risentiti..Personalmente non avrei usato questo linguaggio “diffidiamo…“ In attesa del voto sul Referendum avrei usato un linguaggio di rispetto per chi la pensa diversamente ma utile al convincimento del progetto di fusione che impone attenzione verso una situazione stagnante che finora non ha maturato nessuna possibilità di una rinascita delle due Città.
Latella riporta in modo chiaro che il Campanalismo di ieri è stato fallimentare, che ha portato un periodo storico di emarginazione politica e funzionale, in modo accentuato a Rossano ma che ora è anche a Corigliano.
L’esperimento del Cmpanalismo non è e non deve essere motivo di continuo dissapore tra due Città, contigue e legate da interessi comuni. ,diversamente vuol dire che le esperienze negative di ieri non hanno valore oggi .
Vuol dire che il Campanilismo di ieri che ha portato la mancata istituzione della Provincia della Sibaritide – Pollino sarà motivo di continuo fallimento per ogni iniziativa per il Territorio e anche per Corigliano .
L’attenzione delle 100 Associazioni rappresentate dall’ avv. Minicelli e dal prof. Jemboli al progetto di fusione tra le due Città ha un aspetto positivo rispetto all’ assenza del passato.
Va riconosciuto che l’intervento positivo sul problema della fusione da parte delle 100 Associazioni che scaturisce dall’assenza e dal fallimentare del Campanalismo che ha regnato per diversi anni .
Tutto il rispetto , ma anche il movimento Cinque Stelle di Sapia , apprezzato per il contributo che dà alla politica del territorio, deve evitare di cercare il pelo nell’uovo, perchè vanno rispettate e apprezzate le promozioni altrui..
Il dott Siinardi può continuare liberamente a dire la sua , che va rispettata , sulla fusione, i posteri giudicheranno se la sua posizione di oggi sta tra la vecchia politica dei Campsalismi esasperati o la nuova politica della rivendicazione della rinascita del territorio ..
Mario Salimbeni , una voce genuina , che dinanzi ad un problema di vasta risonanza che porta ad una rivoluzione di posizione, pone considerazione che toccano la funzione di questa fusione .
Va messo in evidenza che Cosenza , Capoluogo della più grande Provincia d’Italia e Rossano, Città ambiziosa, non hanno grande territorio espansivo cosi prima o dopo lo sguardo sarà rivolto alla pianura disponibile dove a gioco forza sistemare gli Uffici di carattere territoriale.
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Considerato che il Referendum , che non prevede una fusione immediata , ha il compito di verificare la fattibilità di una convivenza pacifica e operosa ,lasciamo alla saggezza e all’equilibrio degli elettori delle due Città valutare il voto del NO che è rivolto al passato e il voto del SI che è rivolto a costruire una situazione diversa di notevole valore culturale ,economica,,sociale e civile per le due Città ostacolata e avversata a diversi livelli..
Va riportato, infine , il detto di Totò- “ gli elettori sono persone o caporali “. ?
Corigliano 01 05..17
Il cittadino