Non si placa affatto – anzi – il clima di sospetti e di veleni accesosi all’interno della sede municipale di Corigliano Calabro. Un clima accentuatosi ancor più dopo l’arrivo della Commissione d’accesso nominata dal prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao, cui dallo scorso 7 marzo è affidato il compito d’accertare eventuali nuove infiltrazioni di tipo mafioso nella gestione amministrativa del Comune dopo quelle già accertate nel 2011 che provocarono lo scioglimento degli organi elettivi dell’ente da parte dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano