Premesso che il Comune di Corigliano Calabro, tempo addietro, ha indetto concorso pubblico per la copertura del posto di Comandante dei Vigili Urbani; che il vincitore di detto concorso, dr. Greco, allo stato, risulta trasferito, a seguito mobilità esterna, presso altro Ente Locale ove, con decorrenza dall’1.3.2017 è stato assunto con contratto a tempo indeterminato ed ivi svolge regolare e costante servizio;
che, pertanto, dall’1.3.2017 il posto di Comandante dei Vigili risulta scoperto presso il Comune di Corigliano Calabro;
che, nell’art. 14 del bando che disciplina il predetto concorso, è stata espressa disciplinata tale ipotesi all’uopo prevedendosi che: ” la graduatoria del concorso rimane efficace per un termine di tre anni per l’eventuale copertura del posto che si venisse a rendere successivamente disponibile “;
che l’oramai cessata assunzione del Dr. Greco, a far tempo dalla predetta data (1.3.2017), non costituisce motivo di spesa per il Comune di Corigliano Calabro;
che, ciononostante, persiste la relativa copertura finanziaria (stante la persistente esigenze di provvedere alla copertura del posto di comandante dei Vigili urbani);che, pertanto, lo scorrimento della graduatoria (obbligatoria in base al predetto bando per provvedersi alla copertura del posto in questione) non darebbe adito ad un aggravio di spesa per il Comune di Corigliano Calabro, ovvero all’acquisizione di una prestazione lavorativa senza la necessaria e presupposta copertura finanziaria;
che, in base al regolamento che (ancora) disciplina il concorso, la nomina del dr. Arturo Levato a comandante dei Vigili Urbani (a seguito scorrimento della richiamata graduatoria) si rende non più eludibile, essendosi il dr. Levato collocato in graduatoria al secondo posto (dopo il dr. Greco);
che la mancata nomina del dr. Levato a comandante dei Vigili Urbani e la persistente scopertura del relativo posto, crea notevoli danni alla collettività in quanto è causa di disorganizzazione all’interno del settore di che trattasi (comando vigili urbani) con conseguenze gravi -ed a volte anche irreparabili- apprezzabili in termini di mancato controllo su un intero e vasto territorio (quale quello del Comune di Corigliano Calabro), da cui deriva il mancato contrasto ad illeciti che, ad esempio, offendono l’ambiente (v. esempio discariche abusive a cielo aperto) ovvero l’ordinato sviluppo dell’edilizia nel rispetto della vigente normativa urbanistica;
che, peraltro, stante l’estensione agli enti locali (cfr. da ultimo il d.l. n. 14/2017 -cd. decreto Minniti- in vigore dal 21.2.2017) di compiti e responsabilità per rafforzare la vivibilità dei territori e la sicurezza urbana, l’omessa copertura del posto di Comandante dei Vigili Urbani osta al perseguimento di tali finalità (accrescere la tutela e sicurezza dei cittadini, obiettivo rispetto al quale le forze di polizia statale, anche in ragione della carenza dei relativi organici, risultano allo stato insufficienti);
che la predetta esigenza, considerata la vocazione turistica del Comune di Corigliano Calabro, viene avvertita dalla cittadinanza, in modo particolare, in occasione (dell’ormai imminente) stagione estiva;
che, per quanto è dato sapere, il dr. Levato, in occasione di sue precedenti assunzioni con contratto a tempo determinato, ha assolto le funzioni diComandante dei Vigili Urbani con totale dedizione alle stesse, competenza e spirito di abnegazione;
che, pertanto, ove si desse attuazione (ormai non più procrastinabile) alla predetta norma regolamentare (art. 14 del bando), il dr. Levato potrebbe da subito operare, con sensibili benefici per l’intera collettività.
Tanto ritenuto e premesso, l’estensore della presente
INTERROGA IL SINDACO ED ANCHE IL SEGRETARIO COMUNALE
per conoscere: quali siano i motivi che, nonostante quanto sopra, tuttora impediscono al Comune di Corigliano Calabro di procedere allo scorrimento della graduatoria, in funzione della copertura del posto di Comandante di Vigili Urbani;
se l’omissione della nomina, in assenza di validi motivi, sia frutto di mera negligenza ed incuria nell’amministrazione della cosa pubblica. Contestualmente, ritiene doveroso evidenziare che il persistere della predetta omissione potrebbe dare adito, specie in caso di reazione giudiziaria del diretto interessato, a gravi illeciti apprezzabili sia in termini di responsabilità penale (per omissione di un atto del proprio ufficio, ovvero, ricorrendone i presupposti, per abuso di ufficio) che amministrativa, civile ed anche erariale (in caso di scadenza della graduatoria ancora vigente e della conseguente necessità, per l’Ente Pubblico, di dover affrontare i costi di una nuova procedura concorsuale), con conseguente dovere di denuncia alle competenti Autorità.
Corigliano Calabro lì_04/04/2017
Il Consigliere Sapia Francesco