In uno Stato democratico, come il nostro, il diritto di critica è sacrosanto, purché basato su fatti reali, documentati, accertati e, soprattutto, fatta da chi abbia il coraggio di qualificarsi con nome e cognome senza dover far ricorso a identità di fantasia per non farsi riconoscere e, assumendosi le responsabilità di quanto afferma. Fatta questa doverosa premessa, noi Dipendenti della sede ASP di Corigliano Calabro ci riteniamo indignati e offesi dalle gratuite, volgari, arbitrarie e inesatte affermazioni, pressapochiste, superficiali e approssimative, riportate in un articolo pubblicato nei giorni scorsi sul blog di Corigliano e dove questo sedicente articolista etichettava la sede del nostro Distretto Sanitario come una “cantina”.
Riteniamo che un giornalista o, comunque, chi da in pasto all’opinione pubblica delle informazioni debba conoscere le regole della democrazia, altrimenti si finisce con il fornire informazioni pretestuose o inesatte, ma, soprattutto, finisce con l’ingenerare, nella pubblica opinione, concetti che inquadrano il pubblico impiegato come un fannullone, come un buono a nulla che pensa solo ad accaparrarsi lo stipendio. Non facendo il proprio dovere. Tutto ciò è grave, e oseremo dire, criminale, in quanto si contribuisce a creare quel clima di odio e di disprezzo verso chi, comunque, ogni giorno fa il proprio dovere cercando di erogare, pur tra non poche difficoltà, servizi e prestazioni agli utenti. Nel caso specifico il sedicente articolista ha etichettato il Distretto come “cantina” per il fatto che, secondo costui, il mancato rispetto dell’Utenza e lo scarso senso del dovere avevano creato disagi ad alcuni cittadini lo scorso 23 marzo, con la chiusura dello Sportello che eroga il servizio di scelte e revoche del medico di base e pediatri di libera scelta. Ciò non è vero in quanto la chiusura dello Sportello si e verificata a seguito di un corso di aggiornamento OBBLIGATORIO per tutto il personale addetto all’ufficio in questione (sempre per migliorare l’offerta ai cittadini). Tale circostanza era stata già comunicata non solo attraverso un avviso affisso alla porta dello sportello, ma lo stesso era stato affisso anche in bacheca sito al piano terra dell’edificio. Chiarito ciò, comprendiamo il disagio creato all’utenza, ma l’articolista in questione dovrebbe sapere che la sostituzione di un dipendente addetto allo Sportello non si improvvisa, anzi, è necessario che il sostituto abbia le relative conoscenze del lavoro svolto nell’ufficio in questione. Atteso che le lamentele di costui, guarda caso sono solo ”sue” e di nessun altro, diversamente da come afferma, negli articoli vergati dal “nostro”. A tutt’oggi non è pervenuta alla Direzione del Distretto alcuna comunicazione in tal senso, ma crediamo e, di ciò ne siamo convinti, che essendo l”articolista abituato a non rispettare le regole, di fatto, attraverso quanto scritto, ha finito con l’infangare la onorabilità dei tanti dipendenti che fanno il loro dovere quotidianamente nonostante lo scarso numero dei personale presente in questo Distretto e tutte le criticità determinate dallo stato di crisi che attanaglia l`intera comunità internazionale, Europea, lo Stato italiano, la regione Calabria. Riguardo poi alla invocata visita delle forze di Polizia presso il Distretto, lo diciamo a gran voce: non temiamo queste subdole e ignobili minacce da parte di chicchessia, consci della serietà dimostrata da tutti i dipendenti di questo Distretto. A tal proposito vogliamo portare a conoscenza dell’articolista e della pubblica opinione, che secondo la valutazione delle Performances, effettuate mediante il controllo di Gestione Aziendale su tutte le attività che vengono erogate da questa sede, questo Distretto, risulta essere uno dei primi per efficienza. Comprendiamo, infine, che l’articolista, molto probabilmente era abituato a venire a qualsiasi ora presso gli uffici del Distretto per essere “servito”, purtroppo per lui, le regole valgono anche per costui.
Gli impiegati del Distretto Sanitario di Corigliano Calabro