Gli articoli letti, nei vari quotidiani, sulle vicende politiche ultime di questa miserabile e arretrata città, mi hanno riconfermato nell’idea che giornali, intellettuali, opinion maker e pezzi importanti della classe dirigente stentano a capire che la crisi di questa città non è altro che la crisi dei partiti, tutti: quelli che esistono e quelli che non esistono ma fanno finta di esistere.
È in crisi la sinistra, etichetta d’obbligo per chi si è sempre sentito culturalmente e moralmente superiore agli “altri”, soprattutto in tema di garantismo, e poi in realtà non lo è stato per viltà o per opportunismo (ricordate Mani Pulite?).
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