Spira sempre più vento di tempesta nelle relazioni sindacali tra le varie sigle e la direzione generale dell’Asp di Cosenza. Tanto che le sigle autonome territoriali Fials,Nursind,Nursing-UP, Ugl, Usb,Flp-Cse, Cisal e Cgil Fp di Cs hanno deciso di rompere le relazioni sindacali, riservandosi di intraprendere azioni legali a soddisfazione dei mancato accordo sulle fasce, del recupero delle somme eventualmente sottratte dai fondi dei lavoratori per destinarle a pagamenti accessori autorizzate dai dirigenti, del grave ritardo nel processo di stabilizzazione del personale nonostante le risorse assegnate per decreti commissariali.
“Nei giorni scorsi – ci spiega il coriglianese Italo Le Pera presidente della Rsu dell’Azienda – abbiamo avuto un incontro con la direzione generale. La richiesta di convocazione del tavolo è stata, ancora una volta, formulata dai sincati e dalla RSU per definire, finalmente, le problematiche in stallo, ormai da circa un anno, su tutto il personale del comparto. Nello specifico si attendevano risposte dalla parte pubblica su: motivazioni e/o soluzioni del mancato rispetto dell’accordo sul passaggio alla fascia superiore ai dipendenti dell’azienda ; utilizzo, privo di alcuna programmazione concertata, delle risorse accessorie in modo spropositato, tanto da dover ricorrere ad altri fondi ; processo di stabilizzazione del personale precario dell’azienda (il bacino di maggior precari della regione), fermo, nonostante i diversi decreti di autorizzazione all’assunzione di personale e quindi le imponenti risorse già assegnate all’azienda sanitaria di Cosenza. Un ennesimo incontro – spiega ancora Le Pera – il cui inizio ha mostrato immediatamente l’incapacità della direzione strategica di portare soluzioni. Innumerevoli, i tentativi d a parte nostra di risolvere positivamente le vertenze. Costante, la politica del rinvio della Direzione Generale dell’Asp di Cs, la quale ha addotto di volta in volta motivazioni puerili, incoerenti, pretestuose, inconcludenti che ne constatavano la inaffidabilità. In considerazione di ciò noi come Rsu, nonché la delegazione trattante tutta, alla richiesta di parte pubblica di un ennesimo rinvio, hanno espresso il proprio dissenso, ed hanno abbandonato il tavolo, non riscontrando un minimo di affidabilità nelle motivazioni esposte dalla direzione generale. I sindacati autonomi di concerto con la delegazione trattante avevano denunciato, in precedenti riunioni, che lo spreco in termini di lavoro straordinario, per le pronte reperibilità non concertate e per la continua mancata programmazione per una seria ed efficiente organizzazione del lavoro, di fatto avrebbero determinato un ricorrente splafonamento di questi istituti contrattuali”.