Tanto tuonò che piovve. Già. Forse eravamo stati un po’ frettolosi, nell’aprile del 2012, ad intitolare il nostro libro “‘Ndrangheta (ex) padrona” (Edizioni AltrePagine), pubblicato a seguito dello scioglimento degli organi elettivi del Comune di Corigliano Calabro avvenuto alcuni mesi prima. Sì, perché quella storia rischia di ripetersi a distanza di pochissimi anni da quel lungo commissariamento antimafia cui erano seguite le elezioni del nuovo Sindaco e del nuovo Consiglio comunale – quelli attualmente in carica – sulla parola d’ordine della moralizzazione dell’attività amministrativa del Comune.
E nella sede municipale di Palazzo Garopoli erano approdati, nel giugno del 2013, Giuseppe Geraci ed i suoi, eletti con delle liste civiche comunque ispirate al centrodestra che era stato “cacciato” nel giugno del 2011 ed alla cui testa v’era l’ex sindaca Pasqualina Straface attualmente sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa
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