Fusione delle due città? Costituzione Area Vasta? In questi periodi tali termini sono riportati spesso sulla stampa locale per esprimere la volontà di raggiungere l’obiettivo di rafforzare la rappresentanza di un territorio o di una zona. Al fine di porre fine alle continue sottrazioni dei servizi su questo territorio, per creare le condizioni di ripresa della stagnante economia, per avere maggiore forza contrattuale nei confronti della politica e di chi decide sulle sue sorti, la città di Corigliano Calabro e di Rossano,
dopo un ragionamento portato avanti in questi ultimi tre anni, grazie anche al Comitato delle 100 Associazioni che ha mantenuto viva la discussione, hanno reciprocamente approvato una delibera consiliare di intendi con la quale hanno manifestato la volontà di arrivare alla “fusione” giuridica delle due città.
Il Comitato della Associazioni, oggi con oltre 150 adesioni, ha prodotto in questi ultimi tre anni un lavoro intenso che le singole amministrazioni dei due comuni hanno recepito, condiviso e tradotto in atti formali. Si è pervenuti alle audizioni fatte presso la Commissione Affari Istituzionali da parte dello stesso Comitato e dai sindaci i quali hanno confermato al presidente Franco Sergio la volontà di fusione riportata nelle delibere adottate dai rispettivi consigli comunali; il consiglio regionale calabrese ha approvato ad unanimità il tutto demandando al Presidente Mario Oliverio di fissare la data del “referendum”, un appuntamento che vedrà la popolazione dei due comuni chiamata ad esprimersi. Si sa che il processo di fusione non farà perdere nessuna tradizione, alcuna caratteristica, rimarranno i quartieri, ma farà acquisire una dimensione politica e giuridica che dovrà porre fine al degrado umano, culturale, sociale ed economico che la popolazione sta subendo da più anni.
In questo ragionamento, negli ultimi tempi si è inserita l’amministrazione comunale di Cassano Ionio che aspira a realizzare la città di Sibari in un contesto da area vasta, e in questa ottica chiede a Corigliano e Rossano di rallentare il processo di fusione e prendere in considerazione l’annessione di Cassano.
Personalmente non ho nulla in contrario a che un territorio si aggreghi il più possibile, ma l’aggregazione deve essere funzionale e realistica, la fusione è altra cosa, non a caso avviene tra realtà territoriali limitrofe e confinanti, mentre l’idea di area vasta comprende oltre alla città che deriva dalla fusione anche il resto del territorio di una area.
Ritengo sia un bene che si realizzi la fusione tra Corigliano Calabro e Rossano, obiettivo per il quale personalmente mi sono mosso e lavoro, ritengo sia altrettanto positivo che in futuro la città di Cassano e del resto degli altri comuni vogliano collaborare con la nuova città che sorgerà a seguito della fusione. Solo a queste condizioni ed in questo modo è possibile che l’intera vasta area della sibaritide possa trarre vantaggio e creare le condizioni di ripresa dei settori trainanti dell’economia, della cultura, del commercio; in altri termini perché questa area finalmente decolli e crei le condizioni di vivibilità che riescano ad attrarre le future generazioni. La nuova città derivante dalla fusione sarà punto di riferimento e al servizio dell’area vasta e l’area vasta sarà a sostegno dell’azione della nuova città, in una forma di reciproca di collaborazione da cui entrambe ne ricaveranno benefici.
L’idea di fusione generalizzata tra e con tutti i comuni non farebbe che complicare la stessa idea di fusione, senza raggiungere l’obiettivo. Farla invece fra due città contermini, fra due realtà che di fatto si sono integrate e che nei fatti hanno realizzato la fusione attraverso: il lavoro (gente di Corigliano si reca al lavoro a Rossano e viceversa), con matrimoni tra persone di queste due realtà, con manifestazioni e scambi culturali, e così di seguito.
E’ necessario creare una città forte che sia punto di riferimento al resto del territorio e alla vasta area circostante.
L’area vasta per collaborare mi sta bene, da Villapiana a Cariati, compresa Cassano, ma non si può bloccare né rinunciare alla fusione in atto tra Corigliano Calabro e Rossano, che insieme formeranno una città di dimensioni tali che darà certamente un ruolo diverso al destino delle nostre popolazioni.
Enrico Iemboli
Componente Comitato 100 Associazioni